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Inverno - La costellazione dei GemelliVista da Verbania Pallanza (curva Eden)

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I Gemelli (Gemini) sono un’importante costellazione del cielo invernale, la terza dell’antico zodiaco. E’ posta a est del Toro e a Sud dell’Auriga. La parte occidentale dei Gemelli è attraversata dalla Via Lattea e comprende svariate nebulose ed ammassi. E’ una delle poche costellazioni con due stelle di prima grandezza, che individuano il capo dei due gemelli. Nei Gemelli è situato anche il radiante di uno splendido sciame di stelle cadenti, le Geminidi, il cui massimo di attività cade il 12 dicembre. È inoltre in questa costellazione che Clyde Tombaugh, nel gennaio 1930, scoprì Plutone.
Periodo ottimale per la visita:Il cielo invernale da novembre a febbraio
Tasso di difficoltàTuristico
Percorso adatto a portatori di Handicapsi
Descrizione
Tempo necessario per la visita:30 minuti o 60 minuti a piedi

La costellazione dei Gemelli.

 

Punto di osservazione, curva dell'Eden a Verbania Pallanza.

 
Descrizione specifica del manufatto:
Castore, il guerriero e cavaliere, è la maggiore attrazione stellare dei Gemelli. Più che una stella è sistema multiplo in quanto ciascuna delle tre componenti principali è a sua volta una coppia stretta.

Polluce, il pugile, è circa 4,5 gradi a sud-est di Castore e la sua magnitudine è 1,16. E’ di colore oro e il suo tipo spettrale è K0; questo significa che la sua temperatura superficiale è di 4500K, poco inferiore a quella del Sole (5200K). Polluce è lontana 35 anni luce ed è quattro volte più grande e possiede luminosità 35 volte rispetto al Sole. I Gemelli si estendono a est di una zona discretamente ricca della Via Lattea e di conseguenza contengono molte doppie e multiple così come una nebulosa planetaria (NCG 2392) e M 35, uno degli ammassi aperti più belli del cielo e visibile ad occhio nudo. Eta (h) è una delle doppie più cospicue, una coppia di magnitudine 3  e 8 in cui la primaria è una gigante rossa variabile. Altre doppie sono Venti Geminorum, una facile doppia di magnitudine 6 e 7; Epsilon (e) è una stella di magnitudo 3 con una compagna di magnitudine 9.  38 Geminorum possiede graziosi colori contrastanti; Zeta (z), la cui stella primaria è una variabile cefeide, ha due compagni distanti 87 e 97 secondi d’arco. Delta (d) è una coppia di magnitudine 3 e 8 distanti 6,3 secondi d’arco.

Nella parte occidentale dei Gemelli vi sono due ammassi aperti, in netto contrasto l’uno con l’altro, visibili nello stesso campo di uno strumento. Si tratta di NCG 2158, un piccolo ammasso molto concentrato dall’aspetto globulare, visibile attraverso le frange più esterne di M 35, un oggetto molto più esteso e brillante. L’altro notevole oggetto telescopico dei Gemelli è la nebulosa planetaria Eskimo (esquimese) o Faccia di Clown (NCG 2392).Un anello o guscio di gas, visibile con un telescopio di 20 cm di diametro, costituisce il “cappuccio di pelo” attorno al viso dell’esquimese, La stella centrale, facile da individuare, viene a volte indicata come il naso dell’esquimese.

Aspetti storici:
Gemini, i Gemelli, fin dai tempi più antichi sono stati associati alle stelle Castore e Polluce. Per i Romani i Gemelli raffiguravano Romolo e Remo, i fratelli che fondarono Roma. Nella mitologia greca i gemelli erano i figli di Leda, nati dallo stesso uovo (vedi Cygnus, il Cigno), ma uno da un padre mortale e l’altro da un padre divino. Poseidone ne fece i protettori dei naviganti e vennero associati ai Fuochi di Sant’Elmo (sfere luminose di scariche elettriche statiche) che a volte si formano tra il sartiame dei velieri. A loro sono inoltre attribuiti i contrastanti principi della guerra (Castore) e della pace (Polluce) e infine l’azione ed il riposo.
Connessione ad altri temi:
Le incisioni rupestri sulle alture del Lago Maggiore
Bibliografia:

1. Sanford J., Costellazioni guida all’osservazione del cielo,  Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1991
2. Lamberti C., Osservare il cielo stelle e costellazioni Fabbri Editore, Milano, 1998
3. Foto-Brunier S.,  Il grande atlante delle stelle,Rizzoli-Larousse Editore, 2003  

A cura di: Carlo Ramoni