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Itinerario storico " Arca"

L’itinerario unisce fra loro alcuni luoghi della Resistenza nel Verbano, evidenziando una trama di percorsi che dalle cittadine del lago conducono alla montagna, e viceversa, attraverso paesi e alpeggi, boschi e prati, sentieri e mulattiere. Ciascun luogo può essere visitato separatamente oppure costituire la tappa di un percorso attraverso la storia e la natura del Verbano.
Questo itinerario è dedicato alla figura del comandante partigiano della brigata “Cesare Battisti”, Armando Calzavara. Dalle sue iniziali viene il nome di battaglia “Arca”, che è anche metafora della composizione plurale della sua brigata.
Periodo ottimale per la visita:Da marzo a novembre.
Tasso di difficoltàTuristico
Descrizione
Tempo necessario per la visita:L’intero itinerario può essere percorso in sei giorni. Il pernottamento deve essere preventivamente organizzato in quasi ogni tappa, data la scarsezza di strutture dedicate. Si consiglia di fare riferimento ad una guida escursionistica.


 
Descrizione Specifica del luogo:
Le tappe dell’itinerario sono le seguenti:
Casa della Resistenza – Parco della Memoria e della Pace, Verbania - Fondotoce, luogo della fucilazione di 43 antifascisti il 20 giugno 1944. Oggi sede di una struttura che promuove la conoscenza della storia della Resistenza.
Intra, con le sue fabbriche, i presidi nazifascisti, la rete antifascista è luogo di scontro e centro di elaborazione e di esperienza politica.
Cossogno, Miazzina, Intragna, paesi abitati da una popolazione che dalla montagna, e dalla fabbrica, ricava duramente la propria sopravvivenza. La Resistenza non sarebbe esistita senza la generosa e sofferta partecipazione di queste persone.
Alpe Pala, Piancavallone, Alpe Piaggia, Passo Folungo, Alpe Colle: alpeggi, rifugi, sentieri, la linea Cadorna. Luoghi dove per secoli l’essere umano ha vissuto, faticando per sopravivere, a stretto contatto con la natura. Durante la Resistenza questi luoghi offrono rifugio ai partigiani.
Promè di Trarego e Trarego, due luoghi accomunati da un tragico evento: il 25 febbraio 1945 sono uccise nove persone, sette partigiani e due civili, a opera di una truppa fascista.
Cannobio, cittadina al confine con la Svizzera che nel 1944 conosce una breve liberazione, anticipando l’esperienza della Repubblica dell’Ossola.
All’’itinerario può essere aggiunta una tappa: Locarno (CH). La Svizzera durante la seconda guerra mondiale è sia luogo di accoglienza, sia frontiera chiusa, comunque ambita meta per i rifugiati, ebrei e antifascisti, naufraghi che scorgono un’isola nel mare in tempesta.
L’itinerario è completato dalle biografie di “Arca”, “Peppo”, “Marco”, tre personaggi, tre storie di protagonisti della Resistenza che meritano di essere conosciute.
La Casa della Resistenza – Parco della Memoria e della Pace, Verbania – Fondotoce può essere la tappa iniziale dell’itinerario. Qui il visitatore può ricevere una prima introduzione alla storia e ai temi che esplorerà durante il percorso sul territorio. Da qui, in auto o autobus, si raggiunge Intra per una visita ai luoghi cittadini correlati agli eventi della Resistenza (1° giorno). Si prosegue per Cossogno, una delle porte del Parco Nazionale della Val Grande, da cui partono alcuni sentieri, percorribili a piedi, che raggiungono Miazzina-Alpe Pala (2° giorno). Proseguendo si raggiunge Cappella Fina dove si incontra il sentiero per il Piancavallone (3° giorno). Dal Piancavallone si scende su Intragna, da dove parte il sentiero per l’Alpe Piaggia (4° giorno). Dall’Alpe Piaggia si sale verso Passo Folungo e, percorrendo un tratto della Strada Cadorna si raggiunge l’Alpe Colle. Da Colle si segue una strada asfaltata fino a incontrare il sentiero per Trarego e poi il bivio per Promé. Da Promé si raggiunge a piedi l’abitato di Trarego (5° giorno). Da qui si raggiunge Cannobio in macchina o attraverso la mulattiera che passa per Viggiona e Carmine. Da Cannobio si può raggiungere Locarno (CH) in battello (6° giorno).
Aspetti storici:
In seguito all’8 settembre 1943 nell’area del Verbano nasce un forte movimento di Resistenza. Le bande partigiane trovano rifugio sulle montagne dell’entroterra e stabiliscono forti legami di collaborazione con la popolazione dei paesi e delle cittadine del lago. I luoghi individuati dall’itinerario sono stati teatro di questa storia fino alla Liberazione, il 25 aprile 1945.
Bibliografia:
Biancardi, G., Margarini, G, Armando Calzavara “Arca”, Alberti Libraio Editore, Associazione Casa della Resistenza, Verbania, 2001.
Chiovini, N., A Trarego per la Libertà, Comitato per la Resistenza nel Verbano, Verbania, 1982
Chiovini, N., La volpe, in Memoria di Trarego, cit., pp.154-164
Chiovini, N., I giorni della semina, Vangelista, 1995 (nuova ed.)
Jakob, M., (a c. di), La strage di Trarego, Tararà, Verbania, 2003
Manzoni, M., Partigiani nel Verbano,Vangelista, 1978 (2 ed.)
Aa.Vv., Memoria di Trarego, Istituto “L. Cobianchi”, Verbania, 2003
L’Alto Verbano. Ambiente, itinerari, cultura, Comunità Montana Alto Verbano – Tararà, Verbania, 1998
Conoscere la Val Grande, l’Alto Verbano e la Valle Intrasca, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1990
Chiovini, N., Classe IIIB. Cleonice Tommassetti, vita e morte, Comitato Resistenza Verbania, 1994 (1 ristampa).

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