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Inverno - La costellazione del Toro Vista dall’ Orrido di S.Anna Traffiume (Cannobio)

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Il Toro è una figura invernale nell’emisfero settentrionale. La costellazione si trova allo zenit e domina il cielo di inverno  insieme ad Orione, osservabile anch’esso.
Periodo ottimale per la visita:Il cielo invernale  da novembre a gennaio
Percorso adatto a portatori di Handicapsi
Descrizione
Tasso di difficoltàTuristico
Tempo necessario per la visita:Trenta minuti da Cannobbio.

La costellazione del Toro.

 

L'orrido di S.Anna e le acque del torrente Cannobino.

 

Il punto di osservazione presso la chiesa.

 
Descrizione specifica del manufatto:

Il Toro è facilmente riconoscibile dalla figura a V della testa, che è disegnata dalle Iadi con la stella Aldebaran (a), una gigante rossa di magnitudo 0,85 e con diametro 46 volte quello solare. Questa stella rappresenta l’occhio del toro.

Le lunghe corna sono delineate da Zeta (z)  e Beta (b).

La Via Lattea invernale attraversa la parte orientale della costellazione.

Le Pleiadi o sette sorelle (Alcione, Atlas, Elettra, Maia, Merope, Taigete e Pleione), sono un ammasso stellare (M quarantacinque) relativamente vicino, le cui stelle sono immerse in una nebulosità blu che risplende grazie alla luce riflessa da microscopiche particelle solide.

L’osservazione ad occhio nudo delle stelle più brillanti delle Pleiadi è un ottimo test di acutezza visiva.

Le Iadi sono uno degli ammassi stellari più vicini al sistema solare (130 anni luce).

Le Iadi sono molto  più vecchie delle Pleiadi, 400 milioni di anni, contro i dieci - venti delle seconde.

Le stelle doppie degne di nota sono Chi (c) che si trova a nord della V del Toro e Kappa (k).

La nebulosa del Granchio o M uno (NGC 1952) è il resto di una supernova di cui si conosce esattamente l’età. Infatti da cronache cinesi degli astronomi di corte, si legge che il quattro luglio 1054, si  osservò brillare la supernova, di giorno e notte, per 23 giorni.La nebulosa è attualmente in espansione e ai telescopi amatoriali si osserva come un ovale luminoso circondato da deboli stelle.

Aspetti storici:
Taurus (Toro), il secondo segno dello zodiaco, è molto antico; il toro era adorato in molte civiltà mediterranee, spesso associato a leggende che coinvolgevano le divinità. Dal tempo delle culture d’Egitto e del Tigri-Eufrate (circa 2500 a.C.) era chiaramente stabilita l’associazione tra le stelle delle Iadi e il toro o la testa del toro.  Nel firmamento il Toro viene raffigurato mentre minaccia Orione che alza lo scudo per difendersi. Nella mitologia greca Taurus era il toro bianco che rapì Europa, per poi rivelarsi Zeus in una delle sue trasformazioni. Le Pleiadi hanno una mitologia propria, in quanto le sette sorelle erano associate alla primavera e all’agricoltura, poiché il loro levare eliaco coincideva con l’inizio della stagione della semina.
Connessione ad altri temi:
Le incisioni rupestri sulle alture del Lago Maggiore
Bibliografia:
1. Sanford J., Costellazioni guida all’osservazione del cielo,  Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1991
2. Lamberti C., Osservare il cielo stelle e costellazioni Fabbri Editore, Milano, 1998
3. Brunier S.,  Il grande atlante delle stelle,Rizzoli-Larousse Editore, 2003

A cura di: Carlo Ramoni