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Approfondimento L’alluvione del 2000

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L’ultima volta che il lago è esondato è stato nel 2000 dove ha raggiunto 198 metri s.l.m. . Ha superato di circa 40 centimetri la piena del 1993. Le dinamiche che hanno portato alla piena sono simili a quelle del 1993, ma hanno ancora una volta trovato impotenti gli abitanti e i commercianti di Intra e Pallanza.


 


Di seguito la testimonianza di uno di essi : << Sono un commerciante di Intra.  Era l’ottobre del 2000 e da settimane pioveva ininterrottamente; preoccupati curavamo il livello del lago in continuo aumento e ascoltavamo le previsioni del tempo che non accennavano a migliorare. Mentalmente pensavamo a come avremmo contrastato l’insorgere dell’acqua se la situazione fosse peggiorata e in cuor nostro temevamo il peggio!


Ma purtroppo tra il sabato e la domenica la situazione peggiorò. Al sabato sera, finito il lavoro, ci accorgemmo che l’incontenibile flusso dell’acqua era cresciuto enormemente; molti commercianti, preoccupati, passarono parte della notte presso i propri negozi! La domenica mattina l’acqua era al bordo del lungo lago; la situazione era precipitata  perché la Svizzera aveva aperto le dighe sul Ticino e quindi una maggior quantità d’acqua era rifluita nel lago.



Utilizzammo, a quel punto, mattoni per alzare i mobili non trasportabili e cominciammo a ritirare tutto il materiale asportabile: i garage e le cantine delle nostre case si riempirono a dismisura. La gente ci osservava, preoccupata ed incuriosita, durante le operazioni di salvataggio ed alcuni si offrivano di aiutarci! Nel tardo pomeriggio l’acqua aveva oltrepassato il corso e a breve avrebbe invaso la piazza antistante il negozio. Costruimmo davanti alle porte dei muretti di mattoni e con il silicone sigillammo tutte le fessure. Alcuni piazzarono delle pompe all’ingresso dei negozi nella speranza che anche questo servisse a contenere ulteriormente i danni. Ma tutto fu inutile. L’acqua entrava dai pavimenti, dai water, dai lavandini! Verso sera non si poteva più transitare con le auto:  il corso principale e tutte le strade attigue furono chiuse perché totalmente allagate e gli unici mezzi di spostamento utilizzabile erano barche e gommoni! Televisione e radio lanciavano continui bollettini meteo e informativi sulla situazione ed esortavano la popolazione a non uscire di casa se non per effettiva necessità.



Durante la notte ogni edificio posto nelle immediate vicinanze del lago si allagò. Avevamo più di mezzo metro d’acqua in negozio:  tutto ciò che non era stato possibile portare via si era bagnato e irrimediabilmente rovinato. Dinnanzi a questa devastazione eravamo assolutamente impotenti!

Solo il martedì successivo smise di piovere e dopo altri due giorni l’acqua iniziò a ritirarsi. A questo punto cominciammo a  buttare fuori l’acqua  e a controllare i danni. Mobili gonfiati e rovinati, muri crepati, impianti elettrici compromessi e serrature non funzionanti. Solamente dopo due settimane di estenuante lavoro di ripristino e di pulizia dell’intero negozio fummo in grado di tornare operativi.

Grande fu la paura, lo sconforto e la rabbia, soprattutto per l’impotenza che si prova di fronte a questi eventi alluvionali, che causano gravi danni economici ed anche morali e psicologici al commercio cittadino. Con enorme caparbietà, organizzazione e lavoro, riuscimmo a superare la prova, grazie anche alla solidarietà della gente e di tutti i commercianti>>.


Lungolago di Intra, come a Venezia.

 

L'imbarcadero di Verbania Intra isolato dalle acque del lago.

 

L'idrometro del C.N.R.,posto sotto la statua di S.Dazio a Verbania Pallanza, mostra il livello del lago della piena del 1868.

 

Alluvione 2000. Piazza Don Minzoni a Verbania Intra, vicino all'ex Palazzo Comunale dove è presente la tacca di livello dell'alluvione del 1868.

 
Bibliografia:
1. VB/doc - Verbania

A cura di: Carlo Ramoni