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Il Sentiero della fatica

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Una delle principali attività esercitate dalle popolazioni alpine fu la pastorizia.


Le mulattiere collegavano i paesi tra loro e questi con gli alpeggi.


La mulattiera che da Cossogno sale a Rugno (Runchio) e alla sovrastante conca di Aurelio è stata denominata dal Parco nazionale Val Grande “Il sentiero della fatica”.


Lungo di essa si incontrano le antiche testimonianze dei ronchi


(“runch”, in dialetto), corti (“curt”) e alpeggi (“alp”) la cui denominazione derivava dalla diversa funzione.


I ronchi erano terreni dissodati e coltivati con stalle per il ricovero invernale del bestiame.


I corti erano insediamenti primaverili e autunnali.


Gli alpeggi, a quote più elevate, erano utilizzati nel periodo estivo. (da bibliografia 1.).


 

Periodo ottimale per la visita:primavera, estate ed autunno.
Tasso di difficoltàEscursione
Descrizione

L'alpe Rugno o Runchio.

 

L'alpe Aurelio.

 
Connessione ad altri temi:
Storia delle vallate alpine
Aspetti storici:
Il grande corte di Rugno era un maggengo di Cossogno, la cui esistenza è citata in antiche pergamene fin dal 1300. Ancora negli anni Cinquanta era regolarmente frequentato da montanari che praticavano una superstite pastorizia. Gli edifici sono, dunque, legati alla vita degli alpeggi. Essi sono stati recuperati dai discendenti degli alpigiani e costituiscono un esempio vivo di tradizionale villeggiatura rurale. Rugno è, infatti, praticata tutto l’anno. L’oratorio della Madonna del Buon Consiglio sorge vicino al sovrastante “sasso del falò”. Ogni anno si celebra una tradizionale festa, a fine luglio.  La splendida conca di Aurelio era utilizzata nei secoli scorsi per il pascolo del bestiame. In dialetto l’alpeggio è detto “Vrei” ed è costituito da un insieme di piccoli agglomerati, distribuiti nell’ampia conca prativa, assumendo nomi caratteristici derivati dai luoghi o dai proprietari. Si ha, così il Corte della Chiesa(Curt d’la gesa) e l’Alpe Grandi, probabilmente dal cognome Del Grande di una famiglia ungiaschese. Ai pascoli comunitari degli alpigiani di Cossogno si unirono, infatti, terreni privati acquistati dagli abitanti della più vicina Ungiasca, frazione di Cossogno. L’edificio più imponente della conca di Aurelio è la fattoria dei Nicolini ancora in buono stato di conservazione.
Bibliografia:

1.      Parco nazionale Val Grande

Sentieri dell’uomo nella natura

Verbania – 2001

2.      Associazione “Amici dell’alpe

Rugno”

Alpe Runchio o RugnoCossogno 1999

A cura di: Carlo Ramoni