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Approfondimento I sentieri operai: dalle colline del Verbano ghiffese allo stabilimento Züst

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Il “Gruppo Escursionisti Val Grande“ è un’associazione che organizza annualmente un’escursione lungo i percorsi di discesa e risalita che gli operai della montagna percorrevano per recarsi al lavoro nelle fabbriche di Verbania.



L’associazione, che è stata fondata da escursionisti di San Bernardino Verbano e Cossogno, paesi del Parco Nazionale della Val Grande, dedica espressamente a quei lavoratori le manifestazioni, provvedendo a redigere una scheda delle fabbriche e delle percorrenze interessate.



“Dalle colline del Verbano ghiffese al Züst” è un sentiero operaio che oggi è situato in gran parte nel Parco Regionale della SS. Trinità di Ghiffa.



L’escursione inizia in località Züst, ove la piccola strada asfaltata che sale a Susello, lascia la litoranea del Lago Maggiore, poco dopo Intra nella direzione della Svizzera.



Raggiunto Susello si sale a Ceredo la cui parrocchiale è dedicata a San Bernardo da Mentone (nelle Alpi Savoiarde), che fu



Vescovo di Aosta ed è il protettore degli alpinisti.

All’entrata di Cargiago, una scritta in latino attira la nostra attenzione: “AD

AGRI DECOREM EXPLEИDUM D  CUS LAIRIИUS”, ornando una cappelletta con l’affresco di una Madonna con Bambino, adorato da due santi, forse San Michele Arcangelo e San Lorenzo, a cui è dedicata la chiesa del paese.



Accanto ad essa il monumento ai caduti dal quale si sale a Caronio ove si entra nella Riserva Naturale della SS. Trinità lungo le pendici del monte Cargiago.



Si raggiunge il “laghetto delle Streghe”, un po’ ingrigito dal nome eccessivo, fino al notevole e quasi ignorato alpe Usceno da cui il sentiero si inoltra nel bosco del Porale dividendosi, in basso verso la Trinità, ed in alto, al Belvedere di Pollino.



Raggiunta la chiesetta alpina di San Salvatore, a Premeno, un sentiero, in discesa ci porta a Pian Nava, ove un’altra chiesetta è dedicata alla Madonna della Neve.



Per Bée ed Arizzano, raggiunti Cresseglio ed Antoliva si torna a Susello e alla fabbrica sottostante, al termine di quattro/cinque ore di cammino.



 



Nella zona di Susello-Selasca sorsero due importanti stabilimenti: un’industria meccanica e un’industria tessile.



L’Officina meccanica Züst fu insediata da imprenditori svizzeri tedeschi nell’area attualmente occupata dall’ex Istituto Magistrale Maria Consolatrice in località Se lasca del comune di Verbania, ancor oggi popolarmente indicata come località Züst. L’ingegner Roberto Züst divenne proprietario della fabbrica nel 1893 e fu il primo costruttore in Italia di automobili.



Nel 1903 si costituì, infatti, la Società Züst – fabbrica italiana di automobili – che si trasferì, nel 1905, anche a Milano.



Nel 1906, l’ingegner Züst costituì a Brescia la società Brixia Züst oggi O.M. del gruppo FIAT.

La casa automobilistica Züst vantò partecipazioni a parecchie esposizioni a Torino e a Milano e non pochi successi sportivi.  Il maggiore di essi fu la partecipazione al raid New York - Parigi

(1908): dieci vetture alla partenza e solo tre all’arrivo tra cui la verbanese  Züst .



Le altre…….affondate?



Le Züst erano particolarmente adatte su strade di montagna. Nel 1909 un’automobile collaudò la strada Intra – Intragna, che  penetra in Valle Intasca, progettata dall’ingegner Alfredo Pariani di Intra.



La fabbrica arrivò ad occupare duecento addetti e dal punto di vista sindacale i lavoratori parteciparono fin dai primi scioperi alle lotte del lavoro.



Nel 1898 gli operai delle costruzioni meccaniche Züst, uniti in una “Società di miglioramenti”, diedero origine ad uno sciopero di protesta contro coloro che non avevano aderito alla loro associazione preferendo la protezione padronale.


Ora della fabbrica non resta alcuna traccia. L’edificio completamente mutato nelle forme è un albergo, ma la zona è rimasta per tutti “ul Zust”.


 


 



 


Il vecchio stabilimento Zust al confine tra Verbania e Ghiffa. Foto archivio Ballinari R.,Verbania.

 

Il Santuario della SS. Trinità fa parte del complesso monumentale della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa (VB). Costruito sulle mura di un antico oratorio risalente ai secoli XII-XIII, fu più volte rimaneggiato e solo nel 1761 venne terminato acquistando, così, l'aspetto attuale. Nel 1904 l'abside venne circondata da un coro poligonale che ne ripete l'andamento.

 

Il bosco del Porale.
L'area della Riserva naturale speciale del Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa (VB) è costituita quasi esclusivamente dal patrimonio boschivo di proprietà comunale che si estende dal Sacro Monte ( mt 360, presso l'abitato di Ronco) fino a raggiungere la cima del Monte Cragiago (mt. 713).

 
Bibliografia:
1. Bertolo M.    Verbania: Città nuova dalla storia    antica     Alberti libraio – 1988 2. Gruppo Escursionisti Val Grande – San     Bernardino Verbano e Cossogno. 3.  Verbania documenti (VB/doc).

A cura di: Carlo Ramoni