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La flottazione del legname sul San Bernardino: La Grida Capris.

Al termine della guerra di successione austriaca (1748) il borgo di Intra è entrato a far parte del regno di Sardegna (divenuto regno nel 1719); l’attività dei mercanti di legname viene imbrigliata nella molteplicità di leggi forestali, fluviali, commerciali piemontesi, che scoraggiano il sistema della flottazione, rallentando la produzione e costringendo i mercanti a rivolgersi all’estero per l’approvvigionamento del materiale. Sono queste le prime leggi a regolamentare con un certo successo l’uso dei boschi da legname.
Periodo ottimale per la visita:i mesi estivi.
Descrizione
Tempo necessario per la visita:Entrare il Val Grande e seguire il corso dei suoi torrenti richiede sempre parecchie ore di cammino: dipende dal percorso scelto .

Recupero del legname in Val Grande.R., Verbania.
L’industriale del legname G.B. Rigetti, nella sua distinta figura di padrone,in mezzo ad un gruppo di boscaioli armati di “rampun” per il recupero del legname in val Grande. Foto archivio BallinariR.,Verbania.

 

Il legname raccolto nella zona dell'imbarcadero.

 
Aspetti storici:
Tra il 1744 e il 1745, nell’arco di un anno, vi erano state tre grosse alluvioni, che avevano seminato panico e rovine. Il San Bernardino era straripato, aveva invaso l’ultimo tratto di terreno della foce, devastando campi e seminati, aveva tolto quasi tutto l’argine sinistro e formato un nuovo canale di sbocco al lago. Era inevitabile individuare nei mercanti, che aspettavano le piene per cacciare in acqua il loro legname, il capro espiatorio di  questa situazione. Il Podestà di Intra emanò, quindi, nel 1745 un decreto di sospensione della flottazione. A parole, i mercanti erano sostenitori dell’urgenza di riparare i danni provocati dalle alluvioni, a fatti, cercavano di scaricare sul comune e sul governo il peso delle riparazioni.Nel 1753 l’Intendente Generale per l’Alto e Basso Novarese, Conte Giuseppe Capris, riuscirà a vincere la resistenza dei mercanti, istituendo una nuova tassa su tutti i legnami che scendevano sul San Bernardino e reintroducendo la carica di Commissario Comunale Esattore, prevista fin dal 1563 dal Laudo Borromeo, ma mai istituita perché contraria agli interessi dei mercanti, i quali pretendevano, però, che venisse subito istituita l’altra carica contemplata nel Laudo Borromeo, di Commissario sulle borre e borretti, che aveva la funzione di tutelare i legnami, punire i ladri, proteggere il commercio. Per principio i mercanti vedevano in ogni legge un ostacolo alla loro libera professione e la combattevano con tutti i mezzi: denaro e infiltrazioni nei posti di gestione del potere locale. La Grida Capris arriva in un momento critico per il borgo di Intra: dopo la piena del 1744 il Comune aveva urgenza di iniziare i lavori per la ricostruzione dell’argine sotto la motta di san Giuseppe, mancavano però i soldi e bisognava reperirli poiché lo Stato piemontese non avrebbe dato alcun contributo. Al termine di sei anni di discussione, accuse, e contraccuse, abbozzi, tentativi di compromesso non riusciti, il Comune ottenne finalmente l’emanazione di una Grida che imponesse il rispetto delle leggi Nella Grida venivano evidenziate le colpe dei mercanti di legname, i disagi creati alla vita del borgo e istituita, quindi, una  nuova disciplina e  il ripristino delle antiche leggi sul deposito del legname. Veniva, inoltre, tutelato il commercio ai mercanti mediante una serie di disposizioni che garantiva il trasporto del legname sul San Bernardino imponendo, però, alcune regole che davano una maggior sicurezza, fu anche applicata una tassa di soldi uno e denari sei per ogni borra e lire cinque per ogni mille borretti tirati a riva.La Grida fu contestata in alcuni punti, ma venne, infine, accettata dai mercanti di Intra.
Connessione ad altri temi:
Le centrali idroelettriche, il Mulino di Cossogno, l’Acquamondo, il sistema delle rogge.
Bibliografia:
. Chiovini N.  “A piedi Nudi”

Vangelista Editori Snc -Milano -

ottobre 1968

2. Boccardi R., Antiche e recenti cronache dei traffici ed industrie in Intra, Banca Popolare di Intra, Verbania, 1949; pp. 71-77  

3.  Carnesecche S.Il tempo della buzza in Novara, bimestrale della Camera di Commercio industria, artigianato e agricoltura di Novara, 1980.

A cura di: Carlo Ramoni