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Approfondimento Il canale del Mergozzo

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Il canale di Fondotoce è detto anche di Mergozzo perchè è un canale emissario del lago di Mergozzo e collega quest’ultimo al Lago Maggiore.


Attraversa l’abitato di Verbania Fondotoce ed è stato interessato, a partire dal 1997, da un progetto di risanamento ambientale in sintonia con le opere di tutela della Riserva Regionale Speciale del Fondo Toce.
La sua esistenza è documentata a partire dalla fine del Settecento. E’ sempre stato navigabile ma già all’inizio del Novecento ci si preoccupava delle sue precarie condizioni dovute all’ingombro di detriti portali soprattutto dal rio S.Giacomo e quindi del suo progressivo interramento, ristagno di acque, impedimento per la navigazione e preoccupazione per la salute delle persone, (malaria).


A partire dal 1920 sono stati eseguiti lavori di bonifica e miglioria (1920, 1967, 1968, 1976, 1981), fino all’ultimo del 1997 in cui si sono eseguite opere di fognatura, bonifica dell’alveo, ripristino della navigabilità, recupero ambientale, pista ciclabile, interventi sul rio S.Giacomo.


 


 


L’incanalamento degli scarichi fognari, che prima si gettavano nel canale, è stato elemento essenziale affinché le altre opere di recupero si mantenessero nel tempo. Anche gli interventi sul rio hanno avuto lo stesso obbiettivo.
Il riassetto delle sponde è stato un’interessante opera di ingegneria naturalistica, con la posa di palificate spondali costituite di fascine vive che poi germogliano, muri a gabbionata, rinverdita e tane per ittiofauna, murate a secco e terrapieni arbustali.
Gli interventi sotto il livello dell’acqua sono stati fatti con materiali inerti, mentre per la parte a contatto e fuori dall’acqua si sono utilizzati strati di ramaglia e fascine vive di salice (tipico delle rive). Il rullo spondale in fibra di cocco è stato messo nei tratti in prossimità del canneto. A completare l’opera sono state sparse sementi, stoloni, rizomi, talee per rappresentare le oltre ottanta specie presenti nell’area (Studio della Commissione Internazionale per la protezione delle acque Italo-Elvetiche - Guilizzoni-Galanti, C.N.R. Pallanza,1986).
Gli interventi di conservazione della vegetazione originaria, tra cui il canneto, (Phragmites australis) e la vegetazione flottante e natante degli specchi d’acqua, risulta più interessante anche per i suoi rapporti con l’avifauna nidificante, componente importante che presenta alcuni motivi di interesse dovuti essenzialmente alle specie proprie dei canneti, la cui popolazione e distribuzione, in Piemonte, sono attualmente limitate. Come esempi possiamo citare il Germano reale, la Gallinella d’acqua, il Martin pescatore, il tarabusino (Ixobrychus minutus), il cannareccione (Acrocephalus arundinaceus) e il migliarino di palude (Emberiza schoeniclus).
La particolare posizione geografica del canneto della Riserva è importante per l’insediamento di numerosi uccelli che vi giungono durante il periodo migratorio utilizzandola come luogo di sosta e alimentazione.
Per questo motivo periodicamente si svolgono nell’area attività di censimento al fine di conoscere le rotte abituali (provenienza, destinazione, ecc.), monitorare il numero, il tipo e la salute del volatile e comunicare questi dati ad altri centri in Europa.
Nelle zone più tranquille del canneto sono presenti specie comuni e di elevata densità. Tuttavia si è registrata la presenza della cesena (Turdus pilaris) (specie poco comune in Italia, distribuita specialmente sull’arco alpino) e del cigno reale (Cygnus olor), che nonostante sia stato insediato dall’uomo, ha trovato il suo habitat naturale.
Nella zona del canneto si assiste allo svernamento dello svasso (soprattutto lo svasso maggiore (Podiceps cristatus) e del germano reale (Anas platyrhynchos). Naturalmente, l’intervento di risanamento ha portato ad un miglioramento delle acque e ad una salvaguardia delle specie ittiche presenti nel canale (ciprinidi e salmonidi).








Periodo ottimale per la visita:Tutto l'anno.
Tasso di difficoltàTuristico
Percorso adatto a portatori di Handicapsi
Descrizione
Tempo necessario per la visita:30 minuti a partire dall’abitato di Fondotoce.

Esempio di riordino e recupero ambientale delle sponde del canale.

 

Il canale alla foce. Sullo sfondo il Lago Maggiore.

 

Il canale verso l'abitato di Fondotoce. Sulla sinistra si apre l'area della Riserva Naturale Speciale del Fondo Toce.

 

Il ponticello di Legno

 
Bibliografia:
Bignami V. , Il canale di Mergozzo

Articolo da “Il Cobianchi” periodico dell’associazione ex allievi,Verbania 1996,

fonti:Crivelli C.,Sauli G.,

Progettazione e interventi di sistemazione idraulica, risanamento igienico e riordino del corso d’acqua emissario del Lago Maggiore del riassetto ambientale delle zone spondali, 1996.

A cura di: Ramoni Carlo