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Estate - La costellazione dell’Aquila vista da Cannobio.

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L’Aquila è un importante costellazione del cielo estivo, attraversata dalla Via Lattea.


Ricca di stelle da osservarsi con il binocolo e con il telescopio, viene a trovarsi a Sud alle ore 22 del 15 agosto.


Tra le stelle degne di nota Altair, visibile anche a occhio nudo.

Nella stessa plaga del cielo è possibile osservare la costellazione del Delfino.
Periodo ottimale per la visita:Il cielo estivo da luglio a settembre
Tasso di difficoltàTuristico
Percorso adatto a portatori di Handicapsi
Descrizione
Tempo necessario per la visita:30 minuti da Cannobio

La costellazione dell'Aquila.

 

Punto di osservazione di Cannobio lungo lago.

 
Descrizione specifica del manufatto:
Osservando la costellazione dell’Aquila si nota subito Altair, l’aquila volante o Alfa Aquilae (a), una delle stelle più luminose, visibile dalla terra, dalla quale dista 16 anni luce,una distanza relativamente piccola. E’ infatti molto luminosa ( 0,77 di magnitudine) su una scala da  1 a 6, dove 6 è il valore di magnitudine più basso visibile a occhio nudo. Durante l’estate è circa 45°C sopra l’orizzonte per un osservatore a settentrione. Può essere  individuata per il suo colore bianco intenso e per la vicinanza di due stelle vicine più deboli, la Gamma (g) Tarazed e la Beta (b) Alschain.C’è anche un buon numero di stelle multiple, ammassi e nebulose planetarie, come S2404 una piccola doppia arancione, Aquilae 23 una tripla stella, chi (c) e pi (p). L’Aquila è particolarmente ricca di nebulose planetarie, che sono gusci di gas emessi da stelle morenti (NGC 6781, NGC 6751 e NGC 6803). Un telescopio da 20 cm è sufficiente.
Aspetti storici:
La costellazione dell’Aquila compare nelle mitologie occidentali da almeno 3500 anni. Era identificata come un rapace da Babilonesi, arabi, persiani ed ebrei. Nella mitologia romana la costellazione rappresenta l’Aquila mandata da Giove a prelevare Ganimede, un giovane pastore che in seguito sarebbe diventato il coppiere degli dei.Curiosamente un antico testo cinese del 500 a.c. identifica la figura come un bue.
Connessione ad altri temi:
Le incisioni rupestri sulle alture del Lago Maggiore.
Bibliografia:

1. Sanford J.,Costellazioni guida all’osservazione del cielo,Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1991
2. Lamberti C.,Osservare il cielo stelle e costellazioni Fabbri Editore,Milano,1998
3. Foto-Brunier S.,Il grande atlante delle stelle,Rizzoli-Larousse Editore,2003

A cura di: Carlo Ramoni