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Il metodo Xylander derivato dall’indice biotico esteso (I.B.E.) come metodo di valutazione della qualità delle acque attraverso l’analisi delle popolazioni di macroinvertebrati.

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Gli effetti prodotti dalle varie tipologie di perturbazioni inquinanti, (sostanze tossiche e organiche), sulle popolazioni autoctone sono di complessa interpretazione perchè è difficile disporre di competenze sistematico ecologiche necessarie per tradurre le informazioni che hanno un preciso significato specialistico, in informazioni comprensibili anche ad altri specialisti ed in particolare a chi è chiamato a riassumere il quadro dello stato di integrità dell’ambiente monitorato.


Sono stati a tal scopo proposti gli indici biotici in grado di tradurre in valori numerici convenzionali, le complesse vtrasformazioni indotte dagli inquinanti, nelle strutture delle comunità acquatiche.

L’indice biotico esteso(I.B.E.) è uno di questi metodi. Da esso è stato derivato un metodo semplificato : lo Xylander.
Tasso di difficoltàTuristico
Descrizione

La fase del riconscimento dei macroinvertebrati si avvale di semplici tavole dicotomiche di classificazione.
Le specie riconosciute verranno registrate su un'apposita tabella.

 

Plecottero del genere Isoperla.Foto archivio Ramoni C.,Verbania.

 

La tabella di registrazione delle specie (unità sistematiche),di macroinvertebrati trovati. Il numero complessivo di forme di vita e il tipo,(quella più sensibile all'inquinamento)decidono la classe di qualità del fiume monitorato.

 

Tricottero senza astuccio.Da archivio foto Ramoni C., Verbania.

 

La semplice tabella a chiave dicotomica per la classificazione dei macroinvertebrati.

 

Tricotteri con astuccio. L'astuccio che protegge la larva acquatica e fa da vera propria ancora, è costituito da microsedimenti ghiaiosi uniti da secrezioni dell'animale.
Veri e propri mosaici assemblati a regola d'arte.
Altri tricotteri che colonizzano tratti più fangosi,costruiscono l'astuccio usando rametti ed altre parti organiche vegetali.

 
Descrizione specifica del manufatto:
L’ indice biotico esteso e lo Xylander, non essendo specifici per un determinato tipo di inquinamento, nè di una zona in particolare del corso d’ acqua, possono essere applicati su tutto il reticolo idrografico.Gli indici rivelano quindi lo stato di qualità di un corso d’acqua integrando nel tempo gli effetti di differenti cause di turbativa (fisiche,chimiche,biologiche). Questi indici sono quindi dotati di una buona capacità di sintesi ma hanno una bassa capacità analitica, (si ricorda che le analisi chimiche hanno buona capacità analitica, ma limitata nello spazio e nel tempo), perchè non consentono di quantificare e risalire ai fattori che hanno indotto l’inquinamento.
Le analisi biologiche, segnalano una condizione di qualità  ecologica relativamente all’alveo bagnato e solo indirettamente, una qualità chimica e fisica delle acque.
Nel monitoraggio di qualità delle acque correnti devono considerarsi un metodo complementare al controllo chimico e fisico, in particolare per la definizione della qualità delle acque in funzione degli usi civili, agricoli, industriali e per la balneazione. Per le sue caratteristiche  si dimostrano inoltre di grande utilità per stimare l’impatto prodotto da scarichi inquinanti continui, accidentali, diffusi, puntiformi.
E’ doveroso ricordare che l’I.B.E. è un metodo ufficiale (per addetti ai lavori), mentre lo Xylander è un metodo semplificato, meno accurato, adottato per esperienze sul didattiche campo in Educazione Ambientale, che si presta bene anche per studenti delle scuole medie inferiori.
L’applicazione dello Xilander.

Campionamento:
il campionamento vero e proprio deve essere precedente alla compilazione della scheda di campagna, dove si annotano i dati inerenti le caratteristiche morfologiche del corso d’acqua, la presenza di manufatti, le condizioni ambientali, la flora, ecc.. Questi dati andranno a corredo del giudizio di qualità finale.
I macroinvertebrati, in quanto organismi bentonici, si trovano attaccati alle superfici dei substrati sommersi. Per la loro raccolta si cammina con gli stivali nel letto del fiume procedendo per punti lungo una linea obliqua, da sponda a sponda (transetto obliquo). Dopo aver posizionato un retino di raccolta immanicato a valle e contro corrente, con le mani si smuovono i sassi rapidamente e con la stessa acqua di fiume, se ne risciacqua la faccia inferiore. (ovviamente avendo cura che tutto ciò che si stacca finisca nel
retino).
Si riversa il contenuto del retino in vaschette di plastica staccando cautamente gli organismi aiutandosi con una pinzetta o lavandoli con acqua. Gli organismi verranno suddivisi grossolanamente in base alle loro caratteristiche morfologiche più evidenti (presenza di arti, forma, dimensioni), cercando anche di separare i predatori dagli erbivori per ovvie ragioni. Fino al momento della classificazione verranno conservati in bottiglie di plastica, contenenti acqua di fiume.
 
Classificazione :
occorre, il più presto possibile, iniziare la classificazione degli organismi raccolti. Tale lavoro può essere suddiviso in più fasi:
 

Con le pipette si preleva un microrganismo e lo si appoggia su di un vetro di orologio, coprendolo con qualche goccia di acqua per evitarne la morte
Servendosi di semplici chiavi dicotomiche si determina l’unità sistematica ( il gruppo) a cui l’organismo appartiene; Di norma si   usa lo stereoscopio per osservare più accuratamente le strutture morfologiche che ci indicano la “ strada “ nella chiavi dicotomiche. Con questo metodo semplificato può essere sufficiente una buona lente.
 
In seguito all’ osservazione si segna sulla scheda di rilevazione il nome dell’organismo classificato, quindi si procede con le medesime fasi operative per tutti gli altri macroinvertebrati campionati.

 
Al termine del lavoro di classificazione, avendo identificato i macroinvertebrati più sensibili e il totale delle unità sistematiche presenti, si possono calcolare l’indice Xylander  attraverso la tabella a

doppia entrata  e la classe di qualità del corpo idrico monitorato.

 

Valutazione:

Si segna una croce nella colonna delle unità sistematiche (Plecottero,efemerottero, ecc.) per ogni unità sistematica trovata.

Indica anche se ci sono specie diverse all’interno della stessa unità sistematica.

Somma il numero complessivo di forme veventi trovate (tutte le specie per ogni U.D.).

Scegli la categoria di decisione (A,B,C,D,E) sulla tabella in base alla U.D. più sensibile all’inquinamento. La sensibilità è in scala decrescente. A titolo di esempio il plecottero è più sensibile dell’ efemerottero e quest’ultimo è più sensibile del tricottero.

Ora puoi interpretare la tabella finale della qualità dell’acqua. E’ una tabella a doppia entrata : verticalmente (colonna) hai il numero delle forme complessive. Orizzontalmente (riga) hai la categoria di decisione. All’intersezione tra colonna e riga si trova la classe di qualità, (da I a IV). La classe I è la migliore, (incontaminato) la classe IV è la peggiore,(inquinato oltre misura).
Al termine del lavoro si possono rimettere egli animali nel proprio habitat, dove sono stati prelevati.

Bibliografia:

1.                  1. Sutti S.,

Mens ,manuale da campo per il monitoraggio dei fiumi,Mantova 1999.

2. Classe 4° Biologico - Area di progetto in Educazione Ambientale a cura di Ramoni C. e Vicari C.A.

La zona umida del FondoToce.

Un confine tra terra e acqua- La determinazione della qualità delle acqua attraverso l’analisi della fauna macrobentonica, I.T.I.S. Cobianchi Verbania,1998.

3. Ghetti P.F. e G. Bonazzi  

    I macroinvertebrati nell’analisi di qualità dei corsi d’acqua.

Manuale di applicazione I.B.E. modificato, Provincia Autonoma      di Trento, 1986.

A cura di: Ramoni Carlo