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Le rogge degli Edifici Inferiori e Superiori

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Il nome di un vicolo – vicolo del Molino – ci offre l’occasione di parlare di due grandi rogge che con   alcune diramazioni attraversavano l’abitato di Intra prima di sfociare nel lago.


Le rogge, derivate dal San Giovanni, erano divise in più rami facenti parte di due “sistemi” principali: la Roggia Borromea o degli Edifici Superiori e la Roggia degli Edifici Inferiori

Oggi, l’unico segno rimasto è costituito da un residuo del muretto di argine, in vicolo del Mulino davanti all’osteria  del “Sassin”.
Periodo ottimale per la visita:Tutto l’anno.
Tasso di difficoltàTuristico
Percorso adatto a portatori di Handicapsi
Descrizione
Tempo necessario per la visita:Dipende dall’interesse del visitatore anche in relazione al centro storico  circostante.

L'edificio che ospitava il mulino della roggia degli Edifici Inferiori,in vicolo del Mulino.

 

L'alveo della roggia in prossimità del mulino.

 

Resti del tracciato della roggia degli edifici superiori all'altezza delle case Rosse in località ponte per Premeno.

 

La roggia degli edifici inferiori, visibile fino agli anni '50 in prossimità del mulino dell'omonima via.

 
Aspetti storici:
Il ricordo delle due grandi rogge (la Borromea  o degli Edifici Superiori e la roggia degli Edifici Inferiori)  si perde molto lontano  nel tempo tanto che pare ci siano state da “sempre”. Due grandi rogge erano derivate dal San Giovanni. Un’altra era derivata dal San Bernardino, ma interessava poco o nulla l’abitato intrese; alcuni dei suoi conduttori erano, però, del borgo di Intra Quando sono state derivate? Esse sono già comprese  nei privilegi dati ai conti da Castello. Una pergamena del 1347 ci parla di una “rugia comunis” e ci permette di conoscere dove essa scorreva – “ubi dictur in Borgonia”: sottostante all’attuale vicolo Borgogno. In quella che sarà poi Via delle Seghe, ora via Baiettini – tutto un susseguirsi di “edifici”: “con queste acque girano quantità di Mulini, l’edifizio mirabile del maglio di ferro e rame, con le seghe ben grandi per ogni sorta di tavole e marmi” (Vagliano – Le Rive del Lago Maggiore – 1710). La Roggia Borromea sarà stata derivata dopo che i Borromei ebbero in feudo le nostre terre? Certo era di loro proprietà e l’alienarono all’inizio del 1800.Le due grandi rogge, alimentate da una derivazione a monte di Cambiasca  attraversavano il San Giovanni  su due  ponti - canale (i “travaconi)  a monte e a valle di Possaccio,. Percorrevano , poi,  tutto il territorio di Intra costituendo per molto tempo,  sino agli anni Sessanta del Novecento un apporto di energia alle attività produttive, ma anche un fondamentale  elemento dell’ambiente urbano che caratterizzava di suggestive vie d’acqua il centro storico.
Connessione ad altri temi:
Storia e sviluppo dell’industria intrese. Contrasti con la flottazione del legname.
Bibliografia:
.Comune di Verbania    e Biganzoli. A.   Le mappe della memoria Realizzazione e stampa: Press Grafica srl, Gravellona Toce – gennaio 2004. 2.Mariani C.
Appunti e sunti su Intra Associazione  “Intrasformazione”Stamperia comunale Verbania – dicembre 2000

A cura di: Ramoni Carlo