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Museo dell’Arte del Cappello (Ghiffa)

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In due sale, situate all’interno del Panizza Yachting Residence, trova spazio la mostra storica sulla lavorazione del cappello di feltro fine. Le tecniche di lavorazione descritte partono da quella antica, completamente manuale, per arrivare a quella più moderna meccanizzata.

La fondazione di un museo dedicato alla lavorazione del cappello, vuole essere un ricordo di questa storica attività tanto significativa per la zona del Verbano.
Periodo ottimale per la visita:Periodo do apertura: da aprile ad ottobre il sabato e la domenica
Per scolaresche o gruppi sono possibili visite guidate – tutti i giorni – con prenotazione.
Orario di apertura: dalle 15.30 alle 17.30
Tariffa ingresso: entrata libera  Indirizzo e recapiti: Corso Belvedere n° 279 28055 Ghiffa (VB) tel. Sede 0323 59209 informazioni tel. 0323 59174.
Descrizione
Tempo necessario per la visita:1 ora.

Antichi attrezzi per la fabbricazione di cappelli

 

Cappelli Panizza

 


 


 
Descrizione Specifica del luogo:
Il Museo è ospitato all’interno del “Panizza Yachting Residence” di Ghiffa. L’intero complesso residenziale deriva dalla ristrutturazione dell’ex Cappellificio di Giovanni Panizza.   La prima delle due sale che ospitano il Museo, è dedicata al processo della feltrazione, in essa si possono osservare delle stampe tratte dall’Enciclopedia di Diderot e D'Alambert che mostrano l'arte dei cappellai quando le operazioni erano ancora totalmente manuali; sempre in questa sala sono esposti vecchi attrezzi artigianali recuperati in un'abitazione della "Antica via dei Cappellari" di Intra e una grande bandiera della "Universale Società dei Cappellari di Mutuo Soccorso di Intra e dintorni", fondata nel 1817. Lungo le pareti sono esposti i macchinari di minor mole, posizionati secondo le successive fasi di lavorazione. A causa delle loro dimensioni e del loro peso, non è stato possibile esporre le macchine più grosse utilizzate dal Cappellificio, che sono tuttavia presentate da una ricca e chiara documentazione fotografica.  Nella seconda sala, dedicata al finissaggio, una schiera di macchine da cucire è disposta lungo una delle pareti: esse furono usate nel reparto di guarnissaggio e per la stampa di fodere e marocchini. La documentazione termina con un'esposizione di manifesti pubblicitari delle varie epoche, di cartelli da esporre nelle vetrine, di marchi di fabbrica diversificati che venivano stampati all'interno dei vari prodotti per distinguere la qualità del feltro. Infine si possono vedere alcuni modelli della produzione Panizza e altri di produzione americana in fogge varie. Una serie storica di modelli evidenzia pure l'evoluzione della moda nel tempo.

Aspetti storici:
La creazione di un Museo sul cappello fu proposta dal dr. Gamba, ultimo amministratore delegato della ditta, dopo
la cessazione dell’attività di produzione che avvenne nel 1981. Il 30 giugno 1986 venne firmata una convenzione con la quale, i costruttori del residence, si impegnavano a concedere due sale da destinarsi all’esposizione museale che venne aperta al pubblico nel maggio del 1994.  Il Cappellificio di Giovanni Panizza nacque nel 1880 in un piccolo edificio collocato sulla riva del lago a Ghiffa, ma già nel 1882 divenne insufficiente e richiese un ampliamento. Nel 1897 la società fu ampliata con l’ingresso della famiglia Gamba dando inizio ad un periodo di intensa produzione. Dalla metà degli anni ’50 la società attraversò fasi di successo alterno fino alla cessazione dell’attività che avvenne nel 1981.
Bibliografia:
Mondolfo F., Tanto di cappello. Il copricapo da uomo nella sua storia. I materiali – La lavorazione – Il museo verbanese, Alberti Libraio Editore, Verbania  Frigerio L., Archeologia industriale di Verbania, Alberti Libraio Editore, Verbania
Altre Fonti:
www.varesegallery.com www.cobianchi.vb.it www.provincia.verbania.it

A cura di: Boglioni Daniela