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Museo del Paesaggio (Verbania)

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Il Museo nasce nel 1909 come Museo Storico Artistico del Verbano, ma dal 1914 si chiamerà Museo del Paesaggio, denominazione impegnativa quanto unica in Italia. Il paesaggio è infatti un concetto onnicomprensivo nel quale entrano tutti gli elementi che caratterizzano un territorio: la sua natura e la sua storia, da leggersi anche nella stratificazione nel tempo delle opere dell’uomo. Il Museo ha sempre tenuto fede a questa caratterizzazione sia nelle sue raccolte (che riguardano: archeologia, pittura, scultura, fotografia, religiosità popolare) che  nella sua azione di studio del territorio, la quale si concretizza nelle pubblicazioni che approfondiscono aspetti storico-culturali e storico-artistici dello stesso, non ancora indagati.


Ha inoltre istituito, dal 1986, il “Centro Studi del Paesaggio”, quale prodotto di questa attività ha realizzato ultimamente, ad esempio, una pubblicazione sulle ville e giardini storici del Lago Maggiore.


Ulteriore esempio di presenza di studio sul territorio è stata l’istituzione della “Sezione Religiosità Arte e Cultura popolare” per ospitare la quale il Museo si è dotato di un’altra sede (il palazzo Biumi-Innocenti) oltre a quella del palazzo Viani-Dugnani- ambedue le sedi in Verbania-Pallanza- In quest’ultima sede trovano posto  5023 ex-voto dipinti (esposti 715) della donazione Eugenio Cefis e 66000 immaginette religiose.

Periodo ottimale per la visita:Periodo di apertura: 1 aprile 31 ottobre chiuso il lunedì
Orario di apertura: 10.00-12.00 /15.30-18.30
Tariffa ingresso: 1,25 euro, ingresso gratuito per gli Amici del Museo  Indirizzo e recapiti: Via Ruga, 44 Verbania Pallanza (VB)Tel. 0323 502418.
Percorso adatto a portatori di Handicapsi
Descrizione
Tempo necessario per la visita:2 ore.

Segnalazione dell’ingresso alla sezione di religiosità popolare del museo situata sul lungolago di Pallanza

 

L’ingresso al museo all’inizio di Via Ruga

 

L’ex chiesa di San Fermo in località Castagnola a Pallanza

 
Descrizione Specifica del luogo:

In questi ultimi venti anni il Museo del Paesaggio ha ampliato le proprie attività e incrementato le proprie raccolte. La conseguente richiesta di maggior spazio ha trovato realistica risposta nel decentramento del Museo in sedi diverse collocate in Verbania.

Si è determinato così quello che si può definire un museo policentrico non solo costituito da sezioni staccate, ma anche da centri che svolgono ruoli separati e specifici, se pur coordinati dal Centro studi del Paesaggio, fondamentalmente impegnato nella conoscenza e nella lettura del territorio.

 

Il Museo policentrico si compone nel modo seguente:

 

Verbania Pallanza, palazzo Viani-Dugnani, sede delle “raccolte storiche”: sezione archeologia, sezione pittura, sezione scultura

Vedi scheda: Museo del paesaggio – Sezioni Archeologia, Pittura, Scultura

 

Verbania Pallanza, palazzo Biumi-Innocenti sede della sezione di religiosità popolare, del Centro Studi del Paesaggio, della biblioteca della sezione fotografia, dell’archivio e delle mostre temporanee

Vedi scheda: Museo del paesaggio -    Sezione di religiosità popolare

 

Verbania Pallanza, ex-chiesa di San Fermo, sede delle manifestazioni riguardanti gli aspetti (paesaggio, architettura, urbanistica, design, foto, arte, ecc.) del contemporaneo

 

Verbania Intra, Casa Ceretti, sede di attività di insegnamento, sperimentazione, confronto e scambio attorno al “fare artistico”.

Aspetti storici:
1909 per iniziativa del novarese Antonio Massara e dell’associazione intercomunale “Pro Verbano”, viene fondato il Museo Storico Artistico del Verbano e delle Valli Adiacenti   1914 il museo assume la denominazione di Museo del Paesaggio con sede nel palazzo Viani Dugnani. Tra i suoi fondatori sono il Ministero della Pubblica Istruzione, la Provincia di Novara, il Municipio di Pallanza, il Touring Club Italiano, la Camera di Commercio di Novara, la Banca Popolare di Novara e la Banca Popolare di Intra.   1938 vengono donati al museo i gessi dello scultore Paul Troubetzkoy   1940 viene allestita la gipsoteca Paul Troubetzkoy   1961-1966 si inizia la ristrutturazione del museo e si allestiscono la pinacoteca e la raccolta archeologica E. Bianchetti, donata nel 1961 da Vittorio Tonolli   1972 alcuni membri del Consiglio di Amministrazione dell’Ente riprendono la ristrutturazione del museo con l’assistenza della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici e con l’aiuto dell’assessorato alla Cultura della regione Piemonte
 1981 con un contributo della Regione Piemonte si acquisiscono 53 opere di Arturo Martini
1982 inizia la “rassegna dei maestri della nostra terra”, cui si accompagna la pubblicazione della serie “I quaderni del Museo del Paesaggio” avente come scopo la diffusione della conoscenza dei beni culturali e artistici del Verbano Cusio Ossola   1983-1988 il Museo del Paesaggio, recuperando le originarie finalità, conduce una ricerca sui giardini e parchi storici del Verbano Cusio Ossola   1986 viene istituito il Centro Studi del Paesaggio   1996 le collezioni del museo si ampliano con le donazioni Eugenio Cefis (circa 5000 ex-voto) e Arnaldo tozzi (19 dipinti di Mario Tozzi)   1998 viene realizzato, con un contributo della Provincia del VCO un ampliamento dello spazio espositivo della Sezione Pittura, con un nuovo allestimento della Donazione Tozzi e della Sala Arturo Martini
1999 viene inaugurata la Sezione Religiosità, Arte e Cultura popolare con l’esposizione di 715 ex-voto dipinti appartenenti alla collezione E. Cefis
2000 viene inaugurata la Sezione Archeologia con l’esposizione della raccolta E. Bianchetti e di reperti archeologici del Verbano.
Bibliografia:
Pubblicazioni del Museo del Paesaggio

1.      1974 Seveso G., Verbania sculturincontro’74

2.      1976 Desanna J., Aptico il senso della scultura

3.      1978 Carnesecchi S., Pizzigoni G., Cappelle e Santuarietti della Valle Intresca

4.      1978 Carnesecchi S., Pizzigoni G., Valle Intrasca a misura d’uomo

5.      1983 Villa E., Momenti dell’irrazionale in Valle Intrasca

 

6.    1986 Fornara A., Architettura romanica nel Comune di Verbania

7.      1995 Pasquali M. (a cura di), Mario Tozzi 1895-1979

8.      1997 De Giuli M., Piazza C., La Madonna della Colletta di Luzzogno

 “Quaderni” del Museo del Paesaggio 1982 n.1: Lodari R. e C., Villa San Remigio a Pallanza           n.2: Marini G.L., La pittura di Luigi Bolongaro 1984 n.3: Colombo N., Gignese en plein-air 1985 n.4: De Micheli M., Siro Penagini 1986 n.5: Zocchi M.P., Affreschi mediovali – S Remigio di Pallanza           n.6: Bianchetti F., Il colore nell’ambiente costruito           n.7: Scotti A., Giovanni Battista Ciolina, umanità e paesaggi della V. Vigezzo 1987 n.8: Mascherpa G., Sassu il paesaggio 1988 n.9: Thea P., Leonardo Dudreville a Ghiffa 1991 n.10: Scotti A., Nicholls P., Rebora S., Achille Tominetti 1992 n.11: Rebora S., Carlo Cressini un paesista d’alta montagna 1993 n.12: Bianchetti E., La facciata nell’edilizia storica. Il piano del colore di Verbania, materiali e superfici per il recupero della città storica            n.13: Cusa R., Decoro romanico. Ornamentazione scultorea degli edifici    ecclesiastici del VCO 1996 n.14: Rebora S., Gian Maria Rastellini 1869-1927 1998 n.15: Biganzoli A., Il territorio segnato – Incisioni rupestri nel Verbano.

Altre Fonti:
www.provincia.verbania.it
www.cobianchi.vb.it  www.verbanisti.org

A cura di: Boglioni Daniela