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La Riserva Naturale Speciale di Fondotoce

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Istituita nel 1990 dalla Regione Piemonte, la Riserva Naturale Speciale di Fondotoce tutela un territorio di circa 360 ettari comprendente l'ultimo tratto del fiume Toce e il canneto del Golfo Borromeo.
Città: Verbania – Fondotoce (VB) telefono: 0323/496596
Via: Via Canale 48
Periodo ottimale per la visita:Tutto l’anno.
Tasso di difficoltàTuristico
Percorso adatto a portatori di Handicapsi
Descrizione
Tempo necessario per la visita:circa 1,5 ore .

Oiantina dell'area

 

Il canneto

 

Il fiume Toce

 
Narrazioni:
“Questo stage per me è stato sia interessante che divertente; insomma, il binomio ideale per un’esperienza formativa indimenticabile che è riuscita a trasmettermi nozioni che non si possono apprendere sui libri ma solo stando a contatto con l’ambiente; un’esperienza basata non solo sulle nozioni ma anche sulle emozioni; ho difatti capito, grazie all’aiuto di Danilo, Erica ed Edoardo (i guardiaparco che mi hanno accompagnato in questo viaggio) che esiste ancora gente che crede nei valori fondamentali della vita e uno di questi ritengo sia proprio la salvaguardia del patrimonio naturalistico che ci circonda.

Il Martin Pescatore N° 36 Federico Gibelli

Descrizione Specifica del luogo:
La Riserva Naturale Speciale, istituita nel 1990 dalla Regione Piemonte, comprende l'ultimo tratto del fiume Toce e parte della piana alluvionale di Fondotoce e si presenta come una tipica zona umida relittuale (un ambiente particolarmente ricco dal punto di vista naturalistico) in un’area di intenso insediamento umano.  L’ambiente più caratteristico della Riserva è costituito dal canneto, formato quasi esclusivamente da cannuccia di palude (Phragmites australis) e frequentato da animali di ogni classe: dai rettili (come la biscia d’acqua e la tartaruga palustre), agli anfibi (la rana verde), ai piccoli e grandi mammiferi (arvicole e volpi), per non parlare dell’infinita varietà di insetti, di pesci e di uccelli. Il canneto e' infatti un’area fondamentale per la riproduzione di molte specie di pesci del lago e costituisce un habitat ideale per la nidificazione, lo svernamento e la sosta di numerosissime specie di uccelli. Per poter meglio studiare l'avifauna e' stato recentemente inaugurato il Centro Studi sulle Migrazioni, ovvero una stazione di inanellamento con 300 metri di reti che si addentrano nel canneto. Il canneto svolge anche un’azione depurante sulle acque del Lago Maggiore: le canne e le altre piante assorbono e concentrano molte delle sostanze inquinanti che vi si trovano disciolte.  

Nella fascia più interna il canneto è sostituito da giunchi e cespugli mentre lungo le sponde dei corsi d'acqua esistono ancora tratti di bosco ripariale soggetti a periodiche inondazioni. Lungo la Stronetta e presso il Motto Solarolo sono presenti piccole porzioni di boscho relittuale di latifoglie miste e numerose coltivazioni di acidofile ornamentali interrompono gli ambienti naturali.  La flora censita nella riserva conta a tutt’oggi circa duecentoquaranta specie e tra queste è importante ricordare la Trapa natans varietà verbanensis, una varietà di castagna d’acqua endemica.

Aspetti storici:
La Riserva Naturale Speciale è stata istituita nel 1990 dalla Regione Piemonte

A cura di: Nadia Del Favero