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Toponimi legati all' acqua di Cannobio

Cannobio: sull’etimologia del nome “Cannobio” sono state elaborate varie ipotesi: la più diffusa lo fa derivare dai canneti che un tempo avrebbero occupato il tratto terminale del torrente Cannobino; lo stesso stemma del comune, del resto, presenta una croce rossa in campo bianco con quattro canne agli angoli.




Vanno tuttavia considerate altre possibilità, sulla base di documenti medioevali l’origine potrebbe essere ricercata nei termini tardo latini canaba o canova (magazzino o deposito). Oppure l’aggettivo latino di canapa che è cannabinus da cui si passa facilmente a cannobinus. La canapa, come si sa era una delle principali coltivazioni del territorio di Cannobio.




 



Traffiume: dovrebbe in realtà chiamarsi Oltrefiume per conformarsi al suo nome latino Tranflumen (cioè al di là del fiume rispetto a Cannobio, borgo principale della vallata)




 



Via Dardebo: si trova sulla riva sinistra del torrente Cannobino vicino alla foce. Dardebo o ad arbores deriva il suo nome dai tronchi d’albero che si ammucchiavano sulle rive del Cannobino in attesa di essere portati con zatteroni alle varie segherie situate sulle rive piemontesi del lago Maggiore.





Via Lignago: anche questa via si trova sulla riva sinistra del torrente, vicino alla foce. In quel punto si traevano a riva i tronchi che, mediante flottazione, venivano trasportati dalle acque del torrente provenienti dai boschi della valle. Da ciò il nome dato a quel luogo e conservato identico fino a oggi.





Regione Bagnara: si trova a sud ovest dell’abitato, fa pensare ad una denominazione derivata dal latino balnearia.


Lo stemma di Cannobio.

 
Bibliografia:
Zammaretti A., Cultura, storia, arte e munificenza nella toponomastica di Cannobio, San Gaudenzio, Novara.

A cura di: Daniela Boglioni