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Il Toce

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Il fiume Toce, oltre ad essere un importante affluente del lago Maggiore (la sua portata è appena inferiore a quella del Ticino immissario), caratterizza con il suo bacino imbrifero tutto il sistema idrografico della Val d’Ossola. In passato ha rappresentato una  importante via di comunicazione, e trasporto. La sua azione geomorfologica ha costruito il paesaggio attuale, con la pianura alluvionale che ha permesso molte attività umane, agricole prima e poi l’insediamento anche di attività industriali. Le sue frequenti esondazioni, determinate negli ultimi decenni anche da una sbagliata gestione del territorio, hanno sempre rappresentato un problema per gli abitanti insediati lungo il suo corso.
Periodo ottimale per la visita:tutto l’anno .
Descrizione
Tempo necessario per la visita:variabile.

Candoglia di Mergozzo: il luogo della piarda d'imbarco sul fiume Toce da dove partiva il marmo per il duomo di Milano.

 

Il fiume Toce visto dalla sua foce.

 

il fiume Toce all'ingresso nel lago Maggiore.

 
Descrizione Specifica del luogo:
Il  fiume che caratterizza tutta la Val d’Ossola è lungo circa ottanta chilometri. Il Toce si forma a Riale di Formazza, alla quota di 1720 metri, raccogliendo le acque dei torrenti Hohsand Gries e Roni. Il suo percorso può essere diviso  grosso modo in due parti: i primi quaranta chilometri circa, in cui dalla sorgente scende a Domodossola, alla quota di 270 metri sul livello del mare; gli altri quaranta chilometri circa da Domodossola alla sua foce a Fondotoce, alla quota di 194 metri circa. E’ evidente la forte variazione di pendenza tra i due tratti.  Si consideri inoltri che poco dopo la sua origine il fiume compie un salto d’acqua di ben 143 metri, con le rinomate cascate del Toce, in  Val Formazza.
I principali affluenti di destra sono: il Dèvero, che attraversa la Val Divedro, l’Alfenza che scende in valle Antigorio, a Crodo, la Diveria che si immette nel Toce a Crevoladossola, il torrente Bogna che attraversando la Val Bognanco si congiunge al Toce a nord di Domodossola, il torrente Ovesca che scende lungo la valle Antrona e sfocia nel Toce dopo Villadossola, l’Anza, che scende dalle Valle Anzasca e confluisce nel Toce nella piana a Piedimulera ed infine lo Strona, che scende dalla Valle Strona, attraversa il Cusio e si immette nel Toce a Gravellona. Sulla sinistra orografica il Toce riceve invece: l’Isorno, che sfocia a ovest di Masera, il Melezzo Occidentale che scende dalla Valle Vigezzo e confluisce nel Toce a sud di Masera e poi due rii minori come il rio Ogliana a Beura e il rio Nibbio, dai Corni di Nibbio, in comune di Mergozzo.Alcuni dati tecnici servono per capire meglio le caratteristiche del fiume. Il suo bacino idrografico, cioè tutta la zona che convoglia le proprie acque superficiali nel fiume stesso, è di 1.550,84 km2 (Strona escluso), un valore di tutto rispetto se confrontato con i circa 6.600 km2 del bacino idrografico del lago Maggiore, che comprende ovviamente anche quello del Toce. La portata media annua del Toce è di 66,6 m3/s, molto vicina quindi a quella del Ticino immissario che è di 68,2 m3/s.
Aspetti storici:
Al termine dell’ultima glaciazione, tra diecimila e ventimila anni fa, il lavoro incessante del Toce e dei suoi affluenti ha costruita la pianura di fondovalle dell’Ossola e, più recentemente la piana di Fondotoce che ha separato poi il lago di Mergozzo dal lago Maggiore.Ha sempre costituito una importante via per la comunicazione ed il trasporto, come si può vedere nelle apposite schede sulla flottazione.
Narrazioni:
Per gli abitanti della zona il fiume Toce è femmina: “la Tòos”. Difficile stabilire il genere reale del fiume. Le testimonianze storiche parlano di Tuxa nel 915, di Toxo nel 1083, ancora di Toxa nel 1145 ma poi di nuovo il maschile Toxio nel 1307.
Connessioni con altri temi:
Via dei mestieriVia della cultura
Bibliografia:
DE MAURIZI G., L’Ossola e le sue valli, Ed. Grossi, Domodossola, 3° ed., 1977.

A cura di: Claudio A. Vicari