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“ul piudun” di Suna e altri segni sulla pietra

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Suna è una delle più belle frazioni  di Verbania e mantiene ancora molte tracce ben conservate del passato. In questo caso specifico si propone di andare ad osservare quelle che possono essere considerate testimonianze minori, come i giochi bambini incisi sulla pietra, ma che a nostro parere permettono di cogliere una parte della vita nel passato e di vedere , in maniera più o meno diretta il rapporto tra i sunesi e la pietra.
Periodo ottimale per la visita:tutto l’anno.
Descrizione
Tempo necessario per la visita:meno di un’ora.

Ul piudun sistemato come tavolo sul lungolago di Suna

 

Le numerose "tavole mulino" incise sul piudun

 

Primo piano di una "tavola mulino"

 
Descrizione specifica del manufatto:
In un paese dove la lavorazione della pietra proveniente dal Montorfano, dalle cave di Baveno o, inizialmente, dai trovanti del Monte Rosso, l’emblema simbolico non poteva che essere una pietra. Si tratta di una pietra particolare, denominata “ul piudùn” in pratica la grossa pioda, una grande lastra di granito Bianco di Montorfano. Su questo lastrone sono incise almeno cinque tavole mulino, un gioco passatempo che indicava come questa pietra fosse diventata un luogo di socializzazione. La tavola mulino è il gioco che solitamente si trova inciso sul retro delle scacchiere  ed è basato sull’allineamento di tre pedine. Si può immaginare che ad inciderlo fossero gli scalpellini, ma forse anche gli apprendisti. Nonostante l’apparente semplicità dell’operazione infatti , ci sono alcune difficoltà tecniche (linee diritte, solchi approfonditi e regolari) che fanno sì che la sua realizzazione fosse dovuta non tanto ai bambini ma almeno ad adolescenti o preadolescenti che un tempo sicuramente erano già avvezzi ai lavori manuali. Un tempo era collocato in uno slargo dove ora si trova un supermercato. Dopo essere stato collocato per un periodo in una casa privata è possibile ammirarlo pubblicamente perché sistemato sul lungolago nei pressi dell’imbarcadero.
Aspetti storici:
Fino a quando Suna fu comune indipendente, cioè fino al 1927, le elezioni per il sindaco erano molto sentite e, soprattutto due famiglie del paese, i Muzio e i Cuzzi, si contendevano la carica. Nell’interessante pubblicazione di Antonio Biganzoli citata in bibliografia si legge che: “… a risultato proclamato, la fazione perdente in segno di dispetto rovesciava il piudùn: “L’è nai su ul Cuzzi, giù ‘l piudùn” (è stato eletto il Cuzzi, giù il piudùn)”.
Connessione ad altri temi:
Via della cultura.
Bibliografia:
BIGANZOLI A., Le mappe della memoria, Comune di Verbania, 2004.

A cura di: Claudio A. Vicari