Vie
Temi
Territorio

Cerca:


Le vie di lizza

 Scarica la mappa
Uno dei  principali problemi legati all’attività estrattiva del granito era rappresentato dal trasporto dei blocchi dalle pendici del Montorfano e del Mottarone verso il fondovalle. Dove non esistevano strade carrabili di accesso alle cave era necessario utilizzare slitte di legno calate lungo piani molto inclinati realizzati in pietra.
Periodo ottimale per la visita:Tutto l’anno.
Descrizione
Tempo necessario per la visita:30 minuti (se ci si vuole arrampicare sulla scivolosa via di lizza).

Montorfano di Mergozzo: la via di lizza vista dal basso.

 

La via di lizza vista dall'alto permette di coglierne la forte inclinazione.

 

Particolare di ciò che rimane del selciato.

 
Descrizione Specifica del luogo:
Ciò che rimane della vecchia via di lizza è un esempio di opere anche più imponenti atte a risolvere uno dei maggiori problemi per i cavatori di granito: il trasporto a valle di blocchi di grosse dimensioni.  Per sfruttare adeguatamente la forza di gravità l’ingegno umano ha pensato di realizzare degli scivoli. Nel caso specifico si tratta di strutture che per certi versi possono ricordare i trampolini di lancio degli sciatori. I blocchi venivano caricate su una sorta di grossa slitta di legno (la strusa) che scendeva lungo la via di lizza, realizzata in pietra e con una sorta di guida superficiale in legno per la slitta stessa, frenata attraverso funi di canapa  arrotolata intorno agli alberi più grossi. In tempi più recenti furono introdotte le funi di acciaio e gli argani per regolare la velocità di discesa.
Bibliografia:
AaVv, Ossola di pietra nei secoli, Antiquarium Mergozzo, 1978.

A cura di: