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Autunno - La stella Polarevista da S.Agata di Cannobio

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La stella Polare (Polaris) è un astro piuttosto massiccio che dista dalla terra 357 anni luce ed è 1600 volte più luminoso del Sole.


Se si prolunga idealmente, dalla parte della più brillante, la linea congiungente le due stelle più luminose del trapezio del Grande Carro nell’Orsa Maggiore, si va ad incontrare una stella vistosa ed isolata in quella plaga celeste, situata all’estremità del timone di un altro carro, più piccolo, quello dell’Orsa Minore.


Essa è la stella più luminosa della costellazione, perciò il suo nome è alfa Ursae Minoris; ma è ben più nota con il nome di Stella Polare, che ci indica il Polo Nord Celeste.


Il Polo Nord si trova in corrispondenza dell’intersezione (immaginaria) dell’asse di rotazione terrestre con la volta celeste dell’emisfero nord.


La Stella Polare è talmente luminosa che se fosse distante da noi quanto il Sole, il suo fulgore incendierebbe la terra.

Nella stessa plaga di cielo si può osservare l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore di cui la Stella Polare fa parte.
Periodo ottimale per la visita:Il cielo autunnale da settembre a novembre
Tasso di difficoltàTuristico
Percorso adatto a portatori di Handicapsi
Descrizione
Tempo necessario per la visita:60 minuti da Cannobio

La stella Polare nella costellazione dell'orsa Minore.

 

La vista dal punto di osservazione di S.Agata di Cannobio.

 
Descrizione specifica del manufatto:

L’astro più famoso del cielo è un sistema triplo lievemente variabile.

Se posto alla distanza della Stella Polare, il Sole apparirebbe come un modestissimo astro di decima magnitudine. La Stella Polare è una stella gigante giallastra, con diametro 35 volte quello solare. Le righe del suo spettro indicano la presenza di un moto orbitale. La  Stella Polare è una doppia di tipo spettrale. Il compagno è una stella di magnitudine 8,8 nascosto dalla luce della componente principale. E’ probabile che attorno a questo sistema orbiti un altro compagno. La Polare è sempre visibile in cielo da tutto l’emisfero boreale, allo zenit dal polo e all’orizzonte dall’equatore. Se fotografiamo la zona attorno al Polo Nord Celeste la fotografia mostrerà un piccolo arco luminoso. La stella dimostra così di compiere un moto diurno nel cielo e di non occupare quindi esattamente la posizione del Nord. Di questo fatto si accorse per primo, verso il 320 a.C. l’astronomo greco Pitea.La Stella  Polare è comunque attualmente la stella più vicina al Polo Nord Celeste e quindi ci appare quasi del tutto immobile nel corso di una notte.

Aspetti storici:
Alfa Ursae Minor, o Polaris o Stella Polare, fin dall’antichità è servita per orientarsi a navigatori, eserciti in cammino, spedizioni di esploratori. Al tempo degli Egizi  la Stella più vicina al polo era Thuban, in seguito sostituita da Kappa Kochab. Nel quarto millennio la stella più vicina al polo nord sarà Alrai.Alfa Ursae Minoris non è stata quindi sempre “Polare”, e ai tempi di Pitea il Polo si trovava molto più distante da essa di quanto sia oggi.
Connessione ad altri temi:
Le incisioni rupestri sulle alture del Lago Maggiore
Bibliografia:

1. Sanford J.,Costellazioni guida all’osservazione del cielo,Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1991
2. Lamberti C.,Osservare il cielo stelle e costellazioni Fabbri Editore,Milano,1998
3. Foto - Brunier S.,Il grande atlante delle stelle,Rizzoli-Larousse Editore,2003

A cura di: Carlo Ramoni