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Le meridiane: storia delle meridiane


antica meridiana

 
Narrazioni:
La storia delle meridiane si fonde con l’esigenza naturale dell’uomo di avere un riferimento del "tempo": dalla semplice constatazione dell’alternarsi del giorno e dalla notte si passa all’esigenza di datare celebrazioni e feste propiziatrici. Si iniziò così ad osservare con più attenzione momenti e luoghi astronomici significativi come i punti di levata e tramonto del Sole e della Luna e nacquero i primi strumenti per l’osservazione del moto degli astri (i megaliti di Stonehenge in Inghilterra risalgono a più di 5000 anni fa e la Sundial Stone ritrovata nel complesso archeologico di Newgrange, sempre in Inghilterra, risalirebbe al V millennio avanti Cristo). I primi gnomoni (bastoni graduati con lo stilo posto ad una certa altezza) iniziarono ad essere utilizzati da Sumeri, Egiziani (3000 avanti Cristo) e Cinesi (2400 avanti Cristo).   La complessità della vita sociale rese necessaria una suddivisione più precisa del "tempo" ed in particolare la misura delle ore del giorno. Le prime meridiane vere e proprie cominciarono a funzionare al tempo dei Greci e furono costruiti orologi solari sia su piani orizzontali che su piani inclinati rispetto all’orizzonte o rispetto al meridiano, su superfici coniche, cilindriche e sferiche.

Nei classici di Aristofane (400 avanti Cristo) il tempo dei pasti era giunto quando si misuravano tre piedi d’ombra.   I romani ereditarono le scoperte relative alle meridiane e si limitarono a razionalizzare e descrivere le tecniche relative alla loro costruzione.   Dopo la caduta dell’impero romano e per tutto il Medio Evo, le conoscenze della misura del tempo si tramandarono tramite la cultura islamica e quella monastica. Quest’ultima imponeva un rigoroso rispetto degli intervalli per il lavoro e la preghiera. Si iniziò ad utilizzare un quadrante costituito da un semicerchio e da uno gnomone ad esso perpendicolare: l’area divisa in parti uguali da raggi riportava l’indicazione dei momenti della preghiera (meridiana a “ore canoniche”).   Durante il 1500-1600 si iniziarono a costruire orologi meccanici ma per la loro scarsa precisione questi venivano spesso corretti usando come riferimento l’orologio solare. I secoli seguenti e in parte il 1800 sono considerati i secoli d’oro della gnomonica: l’arte e la scienza si fusero mirabilmente e portarono a splendide realizzazioni.   I trasporti sempre più veloci e le comunicazioni resero necessaria la sostituzione dell’ora locale con un’ora media e fittizia comune per tutto il territorio. Vennero quindi adottate le ore Nazionali facendo spesso riferimento al meridiano delle capitali e anche in Italia, con una legge del 1866, si stabilì l’adozione del tempo medio del meridiano di Roma. Per unificare poi a livello internazionale la misura del tempo si adottò il Tempo Universale riferito ai fusi orari e si stabilì che il fuso di Greenwich dovesse essere quello principale. Dal 1893 fu adottato il Tempo Medio dell’Europa Centrale.  Oggi gli orologi solari sono stati di fatto sostituiti nell’uso dagli orologi meccanici, sempre più precisi e semplici nel loro utilizzo, anche se l’interesse per le meridiane è rimasto notevole.

Bibliografia:
www.orologimeccanici.comwww.gnomonica.it

A cura di: Nadia Del Favero