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L’anguilla

Nel Lago Maggiore, ma anche in altri specchi e corsi d’acqua della zona sono presenti le anguille.

Questi pesci per riprodursi compiono una lunghissima migrazione fino al Mar dei Sargassi che si trova in una zona centrale dell’Oceano Atlantico.

Anguilla.

 
Descrizione specifica del manufatto:
L’anguilla è un tipo di pesce molto particolare sia per le caratteristiche morfologiche sia per le modalità di riproduzione e sviluppo che non hanno eguali. Nel Lago Maggiore è presente la specie il cui nome scientifico è Anguilla anguilla, l’unico tipo presente in Europa. Oltre che nel lago vive in tutte le acque popolando paludi, fiumi e torrenti fino a 1000 metri di quota. Predilige gli ambienti melmosi ed è in grado di compiere degli spostamenti su terreni umidi grazie alla chiusura ermetica delle fessure branchiali. Il suo corpo cilindrico molto allungato (può raggiungere i 150 cm di lunghezza) ricorda più le sembianze di un serpente che quelle di un pesce. E’ di colorazione scura sul dorso e grigio-giallastra sul ventre. Le pinne caudale, ventrale ed anale sono fuse assieme. Non possiede pinne ventrali. Le sue squame sono piccole e la sua superficie risulta molto viscida a causa del muco prodotto dalle cellule cutanee. E’ un animale vorace che caccia soprattutto di notte cibandosi di molluschi, anellidi, pesci, anfibi, uova di altri pesci. Nella stagione invernale quando la temperatura scende sotto i 7°-8° C cessa di alimentarsi. Il modo con cui l’anguilla si riproduce ha dell’incredibile: dagli habitat dove completa lo sviluppo migra verso una particolare zona dell’Oceano Atlantico per riprodursi, presso il Mar dei Sargassi dove poi muore. Per questa caratteristica si dice che l’anguilla è una specie migratrice catadroma. I piccoli dell’anguilla, i leptocefali,  sono molto differenti dagli esemplari adulti, essi, spinti dalla Corrente del Golfo, impiegano circa 3 anni per raggiungere l’Europa dove si trasformano gradualmente e rimangono per 8-15 anni i maschi e per 10-18 anni le femmine. A causa dell’inquinamento e di ostacoli costruiti dall’uomo lungo il suo percorso migratorio, l’anguilla è in drastica diminuzione.Le carni dell’anguilla sono da sempre molto ricercate quindi il valore economico di questa specie ittica è rilevante.
Bibliografia:
G. Forneris, Piemonte. Acque-Pesci-Pesca, Edizioni Eda, Torino 1984. Condè Nast Travaller , marzo 2002: Grandi Laghi d’Italia/1, Lago Maggiore, Lago d’Orta, Lago di Mergozzo, monti e valli dell’Ossola, Ed Condè Nast S.p.a. Milano.G.Giussani, Appunti sulla fauna ittica d’acqua dolce, C.N.R. Istituto Italiano di Idrobiologia, Verbania, 1994.

A cura di: Canzian Marcella