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S.Vittore Martire

S.Vittore fu un martire cristiano del 300 alla cui devozione sono dedicate diverse chiese dei paesi della sponda occidentale del Lago Maggiore.

Una raffigurazione di S.Vittore
Nel mosaico della Basilica di S.Ambrogio a Milano.

 

S.Vittore in un dipinto dal Ranzoni conservato Basilica di Intra.

 

La tela con la reliquia di S. Vittore nell' ononima basilica a Milano.

 
Descrizione specifica del manufatto:
La devozione per S.Vittore martire è molto diffusa in Lombardia ma anche sulla sponda piemontese del Lago Maggiore e nel Canton Ticino. Molte sono le chiese della zona dedicate al Santo: la Basilica di Intra (Verbania), la Collegiata di Cannobio, le chiese dell’Isola Superiore (Isola dei Pescatori) e dell’Isola Bella, la chiesa romanica di Muralto (Locarno). Secondo alcune fonti la prima chiesa dedicata a S.Vittore si trovava sull’Isola Madre, da qui deriverebbe la denominazione dell’isola sulla quale si erigeva appunto la “chiesa madre”. S.Vittore fu un martire cristiano del 300 d.C. di origine africana (Mauritania). Cristiano fin dalla giovinezza divenne soldato romano sotto il regno dell’imperatore Massimiano.  Era di stanza a Milano quando fu denunciato per essere uno dei seguaci del Cristianesimo, allora considerato un culto illecito, ed in seguito giustiziato mediante decapitazione. Le fonti più antiche che riferiscono di S. Vittore risalgono a S.Ambrogio, vescovo di Milano (VI secolo d.C.) che riportò da Lodi a Milano le spoglie di alcuni martiri tra i quali Vittore. La devozione per S.Vittore è antica e da subito è stata legata ai carcerati perché, secondo la leggenda, quando il soldato era prigioniero e già condannato a morte riuscì ad evadere. Poco dopo fu però nuovamente catturato e giustiziato. Secondo la tradizione, S.Vittore viene effigiato come “santo soldato”, quindi rappresentato a cavallo e con le armi di militare romano, nel medioevo la sua immagine viene “attualizzata” e in molti casi è rappresentato come “santo cavaliere”.
Narrazioni:
Una vicenda curiosa, riguardante S. Vittore, è quella del mistero delle sue reliquie. Il corpo del Santo sarebbe stato collocato inizialmente in quella che è attualmente la basilica di S.Ambrogio a Milano, per opera dello stesso vescovo Ambrogio. Qualche secolo più tardi i resti vennero trasferiti in una basilica vicina che prese il nome di S.Vittore al Corpo. Pare che, non contenti di questo cambiamento i benedettini della basilica di S.Ambrogio si procurassero delle false spoglie di S.Vittore da conservare nella loro chiesa.  La presenza dei duplici resti del Martire creò forti tensioni tra il clero delle due basiliche milanesi che si concluse solo con l’intervento di S.Carlo Borromeo prima, e poi di Federigo Borromeo che riconobbero come autentici i resti conservati nella basilica di S.Vittore. Ai primi del novecento un’indagine del tribunale ecclesiastico confermò la decisione dei Borromeo ma più tardi il cardinale Schuster ribaltò la sentenza riconoscendo come autentica la reliquia in S. Ambrogio.Un terzo corpo del Santo è visibile in una teca sotto l’altare della chiesa di S.Vittore dell’Isola Bella.
Bibliografia:
San Vittore martire e patrono, alle origini di una tradizione, centro culturale M. Kolbe , Varese 2003.

A cura di: Canzian Marcella