Vie
Temi
Territorio

Cerca:


Il murale (Baveno)

 Scarica la mappa
Un affresco di 70 mq, realizzato dal pittore Gilberto Carpo e dai suoi allievi del Centro Formazione Artistica di Baveno, si trova sulla parete delle Scuole Comunali in Piazza Matteotti. Il dipinto rievoca il lavoro più tipico del territorio: quello degli scalpellini e dei cavatori alle prese con la pietra locale, il granito estratto da Monte Camoscio.
Periodo ottimale per la visita:Tutto l’anno.
Descrizione
Tempo necessario per la visita:10 minuti

La parete delle scuole con il murale

 

Un particolare dell’affresco

 

Un particolare dell’affresco

 
Descrizione Specifica del luogo:
Il grande affresco del Carpo illustra i momenti tipici e gli strumenti della tradizione del lavoro dello scalpellino che l’esperto locale V. Oliva descrive come segue: “La difficoltà di racchiudere, nell’ambito di un certo spazio, attività diverse e complesse, è stata superata dall’artista con la raffigurazione in diagonale dalla prestigiosa colonna scanalata, vanto degli scalpellini bavenesi, sulla quale e intorno alla quale si muovono gli artigiani della pietra con diverse specie di scalpelli a cui corrispondono gesti adeguati. Così possiamo osservare gli operai che danno alla colonna la sua forma definitiva, a sinistra, mentre quelli che vi lavorano più a destra, lungo la fuga prospettica della colonna stessa, sono indicati in una vibrazione sempre meno realistica che allude all’intervento recente della macchina (compressori e trapani) sul gesto esclusivamente umano. Al centro possiamo osservare tre uomini che lavorano rispettivamente a sbozzare, a misurare e a segnare la circonferenza di una macina di granito. A destra in basso uno scalpellino, da solo, sta rifinendo una macina, e completa così l’episodio.  A sinistra in alto una roccia granitica affiorante viene attaccata da due cavatori che rappresentano l’attività preparatoria nella cava, un tempo praticata con mezzi fondati sulla forza muscolare e sugli strumenti ad essa collegata. Così a destra in basso un uomo sta guidando un bove che trascina un carico di granito, ricordandoci il rapporto faticoso e difficile tra le cave di montagna e i laboratori all’aperto. Infine la collaborazione al completo della famiglia operaia è rievocata con l’immagine al limite sinistro in basso, dove un ragazzo appare con una caratteristica botticella a tracolla (crivilina), che serviva ad alleviare la sete degli scalpellini. Il tondo al centro in alto, con un montaggio significativo, celebra la fatica quotidiana delle donne bavenesi che trasportavano nella “caula” l’esplosivo necessario al brillamento delle mine; alle loro spalle il paesaggio lacustre, visto dall’alto, sottolinea il rapporto tra la bellezza dei luoghi e la durezza dell’antico mestiere dei cavatori e artigiani della pietra.”
Aspetti storici:
Il murale è stato realizzato nel 1979 dal pittore Gilberto Carpo assieme ai suoi allievi del Centro di formazione Artistica di Baveno. Il progetto, sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Baveno, dalla Comunità Montana Cusio Mottarone e dall’Azienda Autonoma di Soggiorno, ha tenuto conto delle indicazioni relative al soggetto emerse durante lo svolgimento di assemblee e dibattiti che hanno visto coinvolta la cittadinanza.
Bibliografia:
Margarini G.- Pisoni C. A., Il granito di Baveno. Un pioniere: Nicola Della Casa, Alberti Libraio Editore, Verbania.

A cura di: Bolgioni Daniela