L’imbarcadero vecchio di Intra

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L’imbarcadero, con la sua elegante struttura metallica fatta di colonne di ghisa e di leggere capriate di ferro, è una testimonianza della giovane Intra industriale e dinamica di fine ottocento.
Città: Verbania – Intra (VB)
Via: corso Mameli
Periodo ottimale per la visita:Tutto l’anno.
Tasso di difficoltàTuristico
Percorso adatto a portatori di Handicapsi
Descrizione
Tempo necessario per la visita:circa 15 minuti .

L'imbarcadero vecchio di Intra (vecchia foto)

 

L'imbarcadero (litografia)

 

L'imbarcadero vecchio di Intra

 
Descrizione specifica del manufatto:
L’imbarcadero vecchio, oggi in disuso, è stato costruito nel 1860 per permettere l’approdo dei battelli a vapore. La tettoia che lo ricopre, centro di traffici e di commerci, di partenze e di arrivi, salotto si sosta e ritrovo, ha una superficie di circa 600 metri quadrati. I sostegni sono in parte in granito e in parte in muratura, l’armatura è in parte in ferro e in parte in ghisa. La copertura è in zinco fissata a tavoloni sostenuti da travetti longitudinali. Per dare maggiore luce e rendere l’aspetto più spazioso e gradevole all’occhio, nella parte centrale la tettoia è sostenuta da quattro frontoni in ferro fuso. La tettoia è stata restaurata nel 1909 nel 1996. I chioschi per la vendita dei biglietti (poi ampliata nel 1924), la sala d’attesa e ad uso di caffè risalgono 1893. Nel 1933 furono costruiti i servizi igienico sanitari. Il pontile mobile dell’imbarcadero entrò in funzione il primo giugno 1901.
Aspetti storici:
L’imbarcadero venne progettato nel 1843 ma costruito solo nel 1846 nel luogo dove oggi sorge il Monumento ai Caduti e serviva per approdo dei battelli a vapore che nel 1826 avevano iniziato a navigare il lago. Prima di tale data, non essendoci alcun molo, il battello si fermava al largo e lo si raggiungeva con una barca. In posizione poco comoda e sicura (un primo franamento si verificò il 15 aprile 1858 nel fianco verso la rampa Caramora), il porto venne interrato il 23 febbraio 1859 e sostituito con l’attuale. La nuova costruzione segnò la scomparsa definitiva del Porto Grande rimasto fino ad allora in efficienza accanto a quello nuovo.
Narrazioni:

“E a pena u vegn la sira

quanta gent innanzi indrè

chi ch’è sciur e chi la tira in gran lussuis fan vighè”

dal Verbano

sabato 20 luglio 1996

“Questa nostra città, mancante affatto di portici e siti di passeggio in tempo di pioggia, di neve, o in tempo in cui i cuocenti raggi del sole fanno allontanare da questa nostra piazza i cittadini ed i forestieri, con la tettoia costruendo si provvederebbe d’un sito di riunione e di convegno dei nostri negozianti per trattare i loro affari e servirebbe pure per qualunque straordinario spettacolo e pubblico divertimento, come si pratica nella vicina Pallanza sotto il portico del palazzo comunale in cui vi sono collocati l’ufficio dell’Intendenza ed il Tribunale”

Antonio Restellini 1858

Bibliografia:
Boccardi Renzo, Antiche e recenti cronache di traffici ed industrie in Intra, 1949. Bertolo Mario, Verbania città nuova dalla storia antica, 1988.

A cura di: Nadia Del Favero