Approfondimento Le Costellazioni nelle quattro stagioni: inverno

Il cielo invernale si presta particolarmente all'osservazione per diversi motivi :


- Un maggior numero di ore di oscurità, dovuto alla maggior lunghezza temporale della notte.


- Una migliore visibilità degli astri, dovuta ad una diminuzione della turbolenza atmosferica, apportata da una minore escursione termica tra giorno e notte.


- La presenza delle costellazioni tra le più interessanti per gli asterismi che ospitano.

L'inverno ci offre a Sud la spettacolare costellazione di Orione, che contiene stelle come Betelgeuse e Rigel. Bisogna ricordare che Betelgeuse è una supergigante rossa con un diametro di 800 milioni di Km. Questa costellazione, di dimensioni molto ampie, è riconoscibile per la forma della parte centrale, che è romboidale, racchiusa in un quadrilatero molto più grande. Il terzetto di stelle denominato "La spada" contiene la Grande

Nebulosa M42, già percepibile ad occhio nudo in serate di cielo scuro e limpido. Con un buon binocolo si può vedere la sagoma e diversi particolari della nebulosa. In Orione le tre stelle della cintura, delta, epsilon e zeta, conducono a sud alla stella Sirio, la più brillante di tutte, appartenente al Cane Maggiore, e portano a nord alla costellazione del Toro.  In questa sono presenti ammassi aperti visibili ad occhio nudo, come le Pleiadi, che hanno la forma di un piccolo grappolo luminoso, e le Iadi, riconoscibili da alcune stelle  disposte a triangolo,  ma anche stelle come la gigante rossa Aldebaran. La stagione più fredda dell'anno mostra quindi una volta stellata con ricchissimi gruppi di astri brillanti, in cui possiamo trovare anche il Cane Minore, con la stella Procione, ed i Gemelli con Castore e Polluce. 


Le costellazioni invernali.

 
Bibliografia:

1.Schemmari V., Appunti personali, Verbania

 
2. Dickinson  T. ,Guardare la notte, foto mappe pag.86, Cappelli editore,1990

 

A cura di: Carlo Ramoni