Approfondimento Ritratto di Carlo Sutermeister

Karl Konrad (Carlo) Sutermeister (1847-1918) era svizzero, originario di Zofingen. Nel 1870 a soli 22 anni ereditò dallo zio, Karl Cornelius Sutermeister (socio dei Müller), tutti i suoi beni in Italia. Carlo, nello stesso anno, comperò  dai Müller il complesso del Monastero ( la prima  filatura) e la filatura di S. Bernardino, (ora Cotonificio Verbanese).


Associandosi  al padre Giovanni, costituì la Ditta “Carlo Sutermeister & Compagno”. La sua vita non si caratterizzò solo per il suo impegno nell’imprenditoria, ma fu piena di intuizioni, di concrete partecipazioni per lo sviluppo della zona, di ricerche a soluzioni di problemi come quelli dei trasporti , quelli sociali e  bancari. Promosse la costituzione del C.A.I., il recupero e l’utilizzo delle acque del San Bernardino.

Amante della Val Grande percorreva strade e sentieri in giro per la valle. Era attratto dai suoi boschi, dai suoi silenzi,  dalle sue acque, dalle cime della Laurasca, del Pedum, della Marona. Diceva che “Le buone idee vengono camminando”. Infatti la storia di Carlo Sutermeister continuò fra quei boschi dove insedio una impresa di taglio del legname. L’impresa boschiva a veva sede a Pogallo  a 775 m, un sereno alpeggio della selvaggia Val Grande che

nel momento di maggior espansione era diventato un vero e proprio paese dotato di tutti i servizi, perfino del telefono della teleferica, ma più sorprendente tra tutti, dell’illuminazione elettrica fruutoi di una delle grandi intuizioni di Carlo Sutermaister.


 Il trasporto dei tronchi non avveniva più con la büzza del torrente ma con un’ innovativa rete di teleferiche e décauville (10 Km) che portavano  il legname fino al piano.


Le tumultuose acque del San Bernardino furono strumento di un primato (Italiano e forse Internazionale) che a lui va rivendicato: nel 1892, alla "Lanca" di San Bernardino, neo pressi di Cossogno, veniva infatti realizzata da Carlo Sutermeister la prima centrale idroelettrica dotata di linea di trasporto a distanza di energia elettrica a corrente alternata, dunque con trasporto e distribuzione di energia (recentemente è tornata in funzione) per  alimentare i filatoi a valle, nella piana di Intra.


L’energia elettrica fu messa a disposizione non solo delle industrie, ma anche per l’illuminazione cittadina.


Carlo Sutermaister fu anche il primo in Italia, a fornire volontariamente la prima forma assicurativa contro gli infortuni sul lavoro, cosciente del fatto che sia a Pogallo che nelle filature in città erano fraquenti gli incidenti sul lavoro. La banca popolare di Intra


L’assenza, nella nostra zona, di istituti bancari che svolgessero la positiva funzione di supporto alle nascenti attività economiche, attraverso il prestito a tassi convenienti, spinse alcuni imprenditori ad avviare le opportune iniziative per la creazione di una banca locale.

Nel 1869 era stata aperta ad Intra un’agenzia della "Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde", che però era soprattutto orientata a rastrellare denaro da investire fuori zona, soprattutto in beni fondiari e immobiliari. Erano gli anni in cui l’on. Luzzati si adoperava per la

crescita di un’attività bancaria attenta al sorgere di iniziative locali; le Banche Popolari cominciavano a nascere in vari centri italiani.


L’eco di questi fatti raggiunse gli imprenditori intresi e la consapevolezza delle possibilità che tali istituti avrebbero potuto offrire li indusse a discuterne e ad elaborare un progetto per la città. Industriali, commercianti, possidenti, professionisti si riunirono in un comitato promotore, da cui nacque, nel 1874, la Banca Popolare di Intra, di cui fu primo presidente Lorenzo Cobianchi. Carlo Sutermeister, a ventisette anni, entrò a far parte del Consiglio d’Amministrazione.


Tra gli interessi extra industriali di Sutermeister va annoverata anche l’iniziativa volta alla costituzione di una Compagnia intrese di navigazione. Intra era il centro più importante del lago e c’era il rischio che, con lo sviluppo delle ferrovie adiacenti, il lago divenisse, da via di transito, ostacolo di collegamenti.Il progetto di collegare per ferrovia il Mediterraneo all’Europa centrale, aveva fatto balenare verso il 1850 la speranza di poter realizzare una linea ferroviaria che da Genova, Gravellona, Intra, arrivasse a Locarno – Bellinzona. In realtà ragioni economiche e la minore distanza finirono per far prevalere la linea alternativa Novara, Sesto Calende, Luino.Più tardi sarà realizzato il traforo del Sempione e Intra sarà perciò solo marginalmente toccata dai tracciati di questa fondamentale infrastruttura.Nel 1880 le Ferrovie Nord Milano realizzarono un capolinea a Laveno; Sutermeister fu allora tra i più attivi sostenitori della creazione di una Compagnia di Navigazione che traghettasse passeggeri e merci tra le due sponde.

Il 16 gennaio 1890, con atto del notaio intrese Imperatori, venne costituita la Società Intrese di Navigazione e il 18 aprile successivo Sutermeister ne fu

nominato presidente.


Con l’inizio del 1900 incominciò l’inspiegabile declino di Carlo Sutermeister, forse legato alla crisi dell’industria cotoniera che investi l’Italia di inzio secolo, forse per il dispiacere di aver perso il figlio Carletto, che fece crollare la certezza di una programmarta continuità.


Gli sforzi finanziari di rilancio, i progetti, i sogni per sostenere lo stabilimento, (dal 1911 divenne Cotonificio Verbanese S.p.A.), crollarono con l’inizio del primo conflitto mondiale.


Carlo Sutermaister aspetto la fine della guerra ma morì il 12 dicembre 1918. Dopo di lui il cotonificio passo in altre mani. E’ a tutt’oggi ancora in attività e mantiene il nome di Cotonificio Verbanese S.p.A..


Carlo Sutermeister,(1847-1918).

 
Bibliografia:

Amico torrente,  Verbania, 2003+

 

Sutermeister Cassano V. , Carlo Sutermeister, fra Intra e la Val Grande, Alberti Libraio Editore, Verbania Intra, 1992  3.  foto da,  Sutermeister Cassano V. , Carlo Sutermeister, fra Intra e la Val Grande, Alberti Libraio Editore, Verbania Intra, 1992

A cura di: Carlo Ramoni