Approfondimento Le torpediniere

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La navigazione a vapore sul lago Maggiore non era solo civile, ma anche militare.

 
Descrizione specifica del manufatto:

Le torpediniere apparvero sul lago nel 1892. Erano navi da guerra sottili e veloci, impiegate per il servizio di vigilanza al confine svizzero sul lago nella zona di Cannobio. L’equipaggio era formato da soldati della Marina militare, ma verso la fine del secolo vennero affidate alle Guardie di Finanza di mare.

 

La loro sistemazione richiese una trasformazione della riva con la costruzione del porto e l’installazione di un’officina per le riparazioni e la manutenzione dei natanti.

 

Le torpediniere erano tre e quando il livello del lago si alzava, in modo da rendere inutilizzabile il porto, venivano ancorate al largo ai galleggianti.

 

Esse erano azionate da macchine a vapore.

 

Al mattino, quando la torpediniera di servizio rientrava, gli addetti scaricavano i resti del carbone sulla riva e le massaie facevano a gara per raccoglierlo; talvolta nascevano delle  risse tanto che, ad un certo punto, si preferì scaricarlo al largo per evitare i litigi.

 

Alle macchine ed alle caldaie operava personale civile, che, a turno, lavorava anche di giorno nell’officina.

 

Le torpediniere furono fonte di lutto e angoscia.

Il mattino del 9 gennaio 1896, una torpediniera uscita in servizio la sera prima con a bordo 12 uomini, non si faceva viva e la preoccupazione era molta, poiché nella notte si era levato all’improvviso un vento fortissimo; dell’equipaggio non si seppe più nulla.

 

Ancora, il mattino del 22 novembre 1926, dopo una notte di forte Marenca, (vento tiepido da Sud) un'altra torpediniera non fece più ritorno. Si seppe che  aveva trovato rifugio in territorio svizzero, da cui tornò con l’equipaggio sano e salvo.

 

Oggi, si vorrebbe tentare il recupero della torpediniera affondata nel 1896, per portarla al museo navale di Venezia, ma il recupero è molto problematico, perché non si conosce il punto esatto in cui è affondata.

 

Le torpediniere con il loro pennacchio di fumo non solcano più il lago: hanno resistito fino alle soglie della seconda guerra mondiale, l’evoluzione della scienza ha fatto il resto.

 

Oggi, unico testimone della navigazione a vapore, rimane il piroscafo "Piemonte", della Navigazione Lago Maggiore. E’ funzionante e in servizio “speciale”, a ricordare il ruolo dei piroscafi del lago, soprattutto come mezzo di trasporto di persone e merci.

 

Bibliografia:



Zamaretti A. , Il borgo e la pieve di Cannobio, vol. II Cerutti ,Verbania, 1975
Ogliari, F., La navigazione sui laghi Italiani. Lago maggiore. Cavallotti, Milano, 1986

A cura di: Ramoni Carlo