Estate - La costellazione della Lira vistadalla Torraccia di Feriolo- Baveno.

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La Lira  è una delle poche costellazioni che oggi assomigliano all’oggetto che si presuppone raffigurino. Questo affascinante gruppo di stelle discretamente luminose è dominato dalla brillante Vega, la quinta stella più luminosa del cielo. Il disegno del suo parallelogramma annuncia l’avvento della primavera boreale in quanto, per gli osservatori settentrionali, sorge a nord-est alla fine dell’inverno. Vega è una delle tre stelle del cosiddetto triangolo estivo assieme a Deneb e Altair. La Lira passa virtualmente allo zenit, per le zone temperate, alle ore ventidue del due agosto. Nella Lira troviamo un po’ tutti i tipi di oggetti, ma quelli di gran lunga migliori sono la binaria a eclissi Beta (β) Lyrae; Vega Alfa (α) Lyrae; Epsilon (ε) Lyrae, la famosa doppia – doppia, che è un buon test per verificare il potere risolutivo di un telescopio; e infine la famosa Nebulosa Anulare, M cinquantasette (NGC 6720)

Nella stessa plaga di cielo si vede la costellazione del Cigno.
Periodo ottimale per la visita:Il cielo estivo da luglio a settembre
Tasso di difficoltàEscursione
Descrizione

La costellazione della Lira.

 

Il triangolo estivo.

 

La torraccia di Feriolo di Baveno, luogo tranquillo per osservare il cielo.

 
Descrizione specifica del manufatto:
Beta (β) Liyrae è una binaria a eclissi. La primaria è una luminosa stella blu di massicce proporzioni, con un'altra stella, che non è stata ancora osservata direttamente, che orbita molto vicino, quasi a contatto con la primaria. Una teoria, per la verità poco convincente, suggerisce che la seconda stella sia un buco nero nel quale fluisce l’atmosfera della stella luminosa. Il fatto che l’oggetto secondario non sia stato rilevato allo spettroscopio è stato utilizzato per avvalorare la teoria che si tratti di un buco nero.
Vega, la Stella alfa, è una brillante gemma bianco-azzurra in qualunque strumento. La stella dista dal Sole 27  anni luce. Attorno al 12000 a.C. Vega era la stella polare in quanto si trovava a circa 4,5° dal polo celeste. Alcuni studiosi credono che le antiche civiltà che sorsero a quei tempi (in Egitto e Mesopotamia) fossero interessate a Vega e costruissero alcuni templi allineati con la sua posizione. La “doppia-doppia” Epsilon (ε1, ε2) Lyrae è uno degli oggetti della Lira preferiti da qualunque osservatore in possesso di uno strumento. La nebulosa Anulare M 57 è un altro oggetto tra i più famosi nella Lira. In qualsiasi telescopio con apertura maggiore di 75 mm appare come un anello di fumo in una stanza buia.     
Aspetti storici:
Lyra, la Lira, come appare dal nome è una costellazione di antiche origini, conosciuta sin da prima della civiltà greca, a cui era ben nota. A quei tempi veniva raffigurata come un uccello predatore in picchiata verso la sua sfortunata vittima.  In seguito, dopo l’invenzione dell’antico strumento, accreditata alla fantasia di uno degli Argonauti che la realizzò con un guscio di tartaruga, la figura venne posta in cielo dal dio Apollo che ne  apprezzava la musica. La lira era anche lo strumento suonato da Orfeo nella sua discesa agli inferi e con il quale incantò gli dei dell’Ade.
Connessione ad altri temi:
Le incisioni rupestri sulle alture del Lago Maggiore
Bibliografia:

1. Sanford J.,Costellazioni guida all’osservazione del cielo,Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1991
2. Lamberti C.,Osservare il cielo stelle e costellazioni Fabbri Editore,Milano,1998
3. Foto - Brunier S.,Il grande atlante delle stelle,Rizzoli-Larousse Editore,2003

A cura di: Carlo Ramoni